Il Pdl litiga, ma solo se possono saperlo tutti

Il Pdl litiga, ma solo se possono saperlo tutti

(...) Con tutti i problemi del momento, si doveva o poteva perlare di quel che sarà tra due anni. E neppure troppo per aprire il fuoco incrociato sulle candidature, per discutere del caso Musso e del suo «gran rifiuto». Il senatore spesso non allineato è stato al massimo rimbrottato dal vice coordinatore Eugenio Minasso, per le sue eccessive esternazioni su argomenti di competenza governativa, tipo la nomina dell’ormai ex ministro Brancher. E lo stesso Minasso, primo a prendere la parola, ha spiegato di essere sereno, di avere contro di sé solo una fotografia che non ha alcun valore. Finita la sua autodifesa nessuno ha avuto qualcosa da obiettare.
Dopo l’intervento di Roberto Cassinelli, vice coordinatore cittadino, è stato il senatore Giorgio Bornacin a mettere sul tavolo almeno un argomento critico, chiedendo a Sandro Biasotti di prendere una posizione netta sul movimento arancione e il Pdl: dentro o fuori. Il fenomeno delle liste civiche era stato escluso proprio dal coordinamento regionale alla vigilia delle elezioni, ma i biasottiani si sono presentati e hanno ottenuto due seggi. Persino Gianfranco Gadolla, mai troppo vicino alla linea Bornacin, ha osservato che in questo modo comunque il partito ha perso due seggi. Ma l’argomento è caduto lì.
«Sentiamo molto l’assenza di un personaggio forte come l’ex ministro Claudio Scajola, che von tutti i pregi o i difetti che può avere ha sempre rappresentato un collante forte per il partito - conferma il vicepresidente del consiglio regionale Gino Morgillo - Adesso ci troviamo anche di fronte a una situazione nazionale che impone compattezza». Così alla fine è stato deciso soprattutto di serrare le fila e di puntare al prossimo appuntamento che sarà anche un motivo di festa. Dal prossimo 15 luglio e fino al 18, a Fiumaretta nello Spezzino si terrà la tradizionale festa regionale azzurra, che oltre a momenti di svago prevederà spazi di dibattito anche con rappresentanti nazionali tra cui Maurizio Lupi e Ignazio La Russa.
È toccato infine al coordinatore Michele Scandroglio tirare le somme della riunione di coordinamento. Anche il suo intervento ha comunque puntato sulla necessità di sempre maggiore compattezza e soprattutto sull’incitamento a proseguire nella battaglia politica. «È andato tutto al di là delle più rosee aspettative - garantisce Scandroglio - Perché tante liti sui giornali? Perché, come ha detto bene Roberto Cassinelli, ogni giorno tutti noi veniamo sollecitati su tanti argomenti. E qualcuno ci casca. Ma anche dalla relazione dei coordinatori provinciali è emersa la massima unità d’intenti. Non ci sarebbe nulla di male a confrontarsi tra noi con idee diverse.

Probabilmente chi cerca di farlo sui giornali è perché tra noi non ha niente da dire». Nulla insomma a che vedere con le divisioni e i motivi di malcontento che più di un esponente cova. Per quelli, occorre aspettare la prossima intervista sui giornali.

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