(...) il vicepresidente della Fondazione Carige e segretario generale di Anci Liguria, lassociazione dei Comuni italiani, incassa la benedizione apostolica e politica del cardinale Angelo Bagnasco, e quella laica del leader del Pdl Claudio Scajola. Il quale sarebbe riuscito nellintento di stoppare, convincendo Silvio Berlusconi, la designazione di Giancarlo Vinacci, il supermanager genovese che lavora a Milano ed è sponsorizzato dal tandem Luigi Grillo-Sandro Biasotti. Tutto questo - la discesa in campo (che qualcuno definisce: lentrata a gamba tesa) di Bagnasco, unita alle pressioni di Scajola - avrebbe talmente sparigliato le carte da proiettare in alto (se non altissimo) il pupillo e uomo dellOpus Dei Vinai, magari alla testa di una lista civica appoggiata dal Pdl. I parlamentari liguri del partito hanno votato ieri sera un documento di conferma dellappoggio a Vinacci, e in subordine a Vinai, ma solo se riuscisse ad allargare la maggioranza a Lega e Udc. Ma Vinai replica: «Prendo atto dello stravolgimento del quadro, mi darò da fare, ma per trovare spazi di convergenza fra i moderati». Salvo - si dice - candidarsi alla testa di una lista civica. Intanto si registrano numerose prese di posizione in libertà (senza popolo, anzi: lontanissime dal popolo). Con ampio beneficio dinventario. A cominciare da quella del senatore Grillo che ribadisce: cè sempre in gioco una terna, Vinai è il nome che si affianca a Vinacci e Bartolini. Senza contare anche lottimo costruttore Claudio De Albertis.
Interviene lo spezzino, consigliere regionale, Gino Morgillo, secondo cui «è una grave presunzione pensare di decidere in quattro gatti. Assurdo non pensare a Vinai - aggiunge Morgillo -. Dopo la perdita di Raffaella Della Bianca, se anche Vinai dovesse abbandonare il Pdl non mi meraviglierei, e soprattutto non mi stupirei se i tanti esclusi ed emarginati dal Pdl genovese decidessero di dare vita ad una lista civica, magari capitanata proprio da Vinai». Per «Liguria moderata», poi, «la grave crisi socioeconomica genovese richiede un Timoniere capace, preparato che creda fortemente nei principi del Popolarismo Sociale e della Solidarietà fra le varie componenti generazionali. Confermiamo in maniera chiara e convinta il nostro appoggio alla candidatura a Sindaco di Vinai. Con questo - concludono il presidente Andrea Cambiaso e il coordinatore Enrico Cimaschi - diciamo un secco no alla politica "di bottega o meglio di osteria" e un forte Sì alla politica intesa come servizio per il bene comune. È l'ora che tutti i Moderati, di qualsiasi colore politico, non possano esimersi dal scendere in campo per il bene di Genova e dei Genovesi». Vinai ottiene anche il supporto di Alberto Loi, consigliere del Municipio Centro-Est, mentre spunta una candidatura del «Pid-Popolari di Italia Domani» di Saverio Romano, mentre Susy De Martini (candidata sindaco della Destra) tuona «preoccupata e indignata sulla vicenda di Maurizio Azzolini, luomo dei collettivi di sinistra immortalato con una pistola in pugno a Milano e appena nominato capo di gabinetto del vicesindaco» nella giunta di Pisapia, e chiede a Doria di prendere le distanze.
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