Una ventina di dirigenti del Pdl viterbese, ex Forza Italia, tra i quali il coordinatore provinciale Giulio Marini, sindaco di Viterbo e deputato, si sono autosospesi da ogni incarico e minacciano di presentare alle prossime provinciali una lista autonoma con il simbolo del partito di provenienza. È la forma di protesta ideata dagli ex azzurri contro laccordo raggiunto con lUdc dai vertici laziali del Pdl che, oltre a candidare alla presidenza della Provincia Marcello Meroi (ex An), in caso di vittoria, assegna ai centristi la vice presidenza e tre assessorati su otto. «Non abbiamo nulla da eccepire - dice Marini - sulla candidatura di un ex An alla presidenza. Era uno dei punti dellaccordo raggiunto un anno e mezzo fa, quando fui eletto sindaco della città. Ma lo stesso accordo prevedeva che la vicepresidenza andasse a Forza Italia, e questo punto è stato azzerato. Noi non ci stiamo».
Alla domanda su quale potrebbe essere la loro reazione qualora la richiesta non venissero accolte Marini risponde: «Non escludo la possibilità di presentare alle provinciali una lista autonoma, con il simbolo di Forza Italia, distinta da quella del Pdl. Poi ci siederemo al tavolo delle trattative e chiederemo che gli incarichi di giunta vengano assegnati in base ai consensi elettorali ottenuti dai vari componenti della coalizione».Pdl viterbese in rivolta «Troppo spazio allUdc»
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