Il blocco degli aumenti dei pedaggi autostradali deve essere esteso in tuttItalia.
Lo ha stabilito con unordinanza il Tar del Lazio, prima sezione, che ha accolto «pienamente» il ricorso presentato ad agosto il Movimento Difesa del Cittadino per impugnare interamente il Dpcm sullaumento dei pedaggi autostradali e superare le obiezioni processuali e di limitazione territoriale sollevate a fronte delle istanze già presentate dalla Province.
«Abbiamo discusso il ricorso il primo settembre - spiega lavvocato Gianluigi Pellegrino che ha difeso le buone ragioni dellassociazione di fronte ai giudici amministrativi - sostenendo che il pagamento era del tutto scoordinato rispetto alla prestazione offerta». Si trattava «in realtà - aggiunge - di una tassa anche se non veniva chiamata così». Un modo, prosegue il legale, «furbesco di mettere le mani in tasca ai cittadini». Con la decisione del Tar «è definitivamente svelato linganno di un tassa mascherata che riguardava tutti i cittadini italiani nelle cui tasche si mettevano le mani in modo indiscriminato e casuale.
«Oggi il Governo - sottolinea ancora lavvocato - dovrebbe pensare alla restituzione» delle somme acquisite nel mese di giugno ed «evitare di riproporre con legge questa che è una truffa a danno dei cittadini. Anche in quel caso ci sarebbe un giudice, la Corte Costituzionale, a cui potremmo fare ricorso».
Con lordinanza sospensiva (la numero 3843 del 2010), depositata ieri, il Tar del Lazio ha accolto «la domanda di misure cautelari», e, per leffetto, si legge nel testo, ha sospeso «lefficacia del provvedimento impugnato».
I giudici amministrativi si sono pronunciati sul ricorso proposto dal Movimento Difesa del Cittadino (Mdc), rappresentato e difeso dallavvocato Gianluigi Pellegrino, contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri e lAnas Spa, rappresentati dallavvocatura dello Stato.
Oggetto dellistanza: «lannullamento previa sospensione dellefficacia, del D.P.C.M. 25 giugno 2010, con il quale sono state individuate le stazioni di esazione relative alle autostrade a pedaggio assentite in concessione che si interconnettono con le autostrade e i raccordi autostradali in gestione diretta ANAS, presso le quali a decorrere dal 1 luglio 2010 e fino alla data di applicazione dei pedaggi di cui allart. 15 co. 1 del D.L. 31 maggio 2010 n. 78, e comunque non oltre il 31.12.2011, si applica la maggiorazione tariffaria forfettaria prevista dallart. 15 co. 2 del cit. D.L. n. 78/2010, nonchè.
«La sentenza di oggi con cui il Tar del Lazio ha esteso a tutta lItalia lo stop agli aumenti dei pedaggi autostradali conferma ancora di più la necessità da parte del ministero delle Infrastrutture di rinegoziare con la società Autostrade il canone di concessione della nostra rete autostradale». Lo dichiara il sindaco di Roma, Gianni Alemanno che nelle scorse settimane si è sempre mostrato estremamente critico nei confronti dei pedaggi autostradali.
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