Pedemontana, la Lega spinge per entrare

Filippo Penati è ancora nel consiglio d’amministrazione della Scala e lì resterà fino a scadenza. Ma il teatro lirico non è un assetto strategico e neppure la questione più urgente nei palazzi della Provincia. Guido Podestà, il presidente della Provincia che ha azzerato le nomine di gran parte delle controllate, è concentrato sul destino delle infrastrutture, determinante per il futuro dei cittadini milanesi e non solo.
La priorità è Autostrada Pedemontana Lombarda spa, la società incaricata di realizzare una delle vie di collegamento che il sistema lombardo attende da più tempo. Tra lunedì e mercoledì prossimo è prevista l’assemblea di delibera delle nuove nomine, dopo che il presidente Fabio Terragni, il leghista Leonardo Carioni e i due consiglieri espressi da Bancaintesa si sono dimessi, azzerando il board.
Per la presidenza si parla di un leghista, forse lo stesso Carioni (che però è anche membro del cda di Expo e presidente di Sviluppo Sistema Fiera), che guiderà la società almeno fino ad aprile 2010, quando è prevista la scadenza naturale del cda. Sono attese novità anche sull’assetto azionario: si discute di cedere una quota per far entrare nel capitale un partner industriale e consolidare il ruolo delle banche. Al momento la controllata della Provincia attraverso Asam, Serravalle, detiene il 68 per cento, Intesa il 26 per cento attraverso Equiter e Banca Infrastrutture Innovazione Sviluppo, Ubi Banca è al 5 per cento e le Banche di credito cooperativo all’1 per cento.
La Lega è decisa a giocare la partita fino in fondo, come conferma l’assessore provinciale Stefano Bolognini, impegnato nelle trattative: «Per noi è importante avere un uomo di fiducia e di alto profilo, che occupi un posto di peso. Desideriamo un ruolo nella cabina di regia anche per controllare i costi dell’infrastruttura e con lo stesso obiettivo vogliamo dismettere quote della società, così da poter finanziare meglio i lavori. La Pedemontana è un’opera di grandissima importanza, che garantirà migliaia di posti di lavoro. Uno studio di Confindustria prevede ottomila posti nell’indotto nella sola area di Bergamo. La posa della prima pietra è prevista per gennaio e quindi nella società ci vuole qualcuno della Lega per controllare».
Un primo passo di riassetto è stato compiuto attraverso il rinnovo dei vertici Asam (la holding infrastrutture della Provincia che attraverso Serravalle controlla Pedemontana), che ha riunito lunedì scorso per la prima volta il nuovo consiglio d’amministrazione. La Provincia ha portato da tre a cinque il numero di consiglieri del cda di Asam. Presidente è rimasto Paolo Manzato, vicepresidente è Gilberto Gelosa, indicato da Monza e Brianza. In consiglio per il Pdl milanese Michele Angelo Clerici, già consigliere provinciale per tre mandati, che non si è ricandidato alle ultime elezioni.

La Lega ha scelto Pier Mario Sarina, imprenditore artigiano e consigliere di zona cinque, con un passato in Milano ristorazione. Un consigliere è stato indicato dal Pd. Ed è probabile che un esponente dell’opposizione trovi spazio anche nel consiglio d’amministrazione di Pedemontana.

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