La Pedemontana si avvicina «Prima pietra entro il 2009»

Cattaneo assicura: «Con una nuova legge regionale avremo procedure più snelle»

La Pedemontana si avvicina «Prima pietra entro il 2009»

Soltanto sei sindaci contrari sui settantotto interessati dal passaggio della Pedemontana e per gestirla una nuova società, appena battezzata Cal, Concessioni autostradali lombarde. Così finalmente ecco l’accordo di programma per la strada dei sogni, che collegherà i tre principali aeroporti lombardi (Malpensa, Linate e Orio al Serio); potenzierà il ruolo di Malpensa come hub ed eliminerà code su molte direttrici, a partire dalla Milano-Bergamo, la Milano-Busto e la Tangenziale Nord. La Giunta regionale ha approvato martedì scorso il testo definitivo dell’Adp per la realizzazione del sistema viabilistico pedemontano, presentato dall’assessore alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, e che verrà sottoscritto lunedì prossimo dagli enti che fanno parte del comitato. Ci sono voluti molti mesi, sei incontri del comitato e sedici riunioni tecniche per preparare la strada all’assemblea dei 78 sindaci che hanno sottoscritto il sì finale. E ieri è arrivata anche l’approvazione dell’aumento di capitale di 10 milioni della Pedemontana spa.
Cattaneo è soddisfatto ma non si nasconde i problemi che restano, primo fra tutti i tempi di realizzazione: la posa della prima pietra è prevista tra sessantuno mesi. L’obiettivo è dimezzare l’attesa. Così l’assessore annuncia le mosse successive: «Adesso dobbiamo cambiare le regole del gioco, sia attraverso la società mista Stato-Regione che con una nuova legge regionale che consenta procedure più snelle». L’idea è quella di «usare il contraente generale, più noto come general contractor, in sostanza un unico soggetto che fornisca l’opera chiavi in mano e che si occupi delle tre fasi: progetto preliminare, definitivo e realizzazione».
I vantaggi sono evidenti, ovvero la possibilità di indire solo una gara invece di tre e di eliminare numerosi passaggi burocratici intermedi. A un appalto così strutturato, del valore di 5 miliardi di euro, potranno partecipare al massimo una decina di gruppi al mondo. «Cambiare le regole del gioco è indispensabile e dobbiamo puntare su procedure più snelle e general contractor» aggiunge Cattaneo. Il Pirellone prevede per sé il ruolo di concedente e non quello di concessionario. Spiega l’assessore: «È più importante mettere asfalto e piloni o impegnarsi a creare le condizioni per avere il maggior consenso e il minor costo?». Una domanda retorica che per la Regione ha una risposta certa, ovvero il potere di indire la gara che gli è attribuita dalla neonata società mista Regione-Stato, la Concessioni autostradali lombarde (Cal) che sarà la nuova Anas made in Lombardia. Sarà la Cal a decidere il piano finanziario e come dovranno essere investiti i proventi.
Parte integrante dell’Accordo è il cronoprogramma che segna passo a passo l’evoluzione del progetto. Ma tutti gli enti coinvolti hanno concordato sul bisogno di fare più in fretta. «Il nostro obiettivo rimane dimezzare i tempi che ci dividono dalla posa della prima pietra.

L’Accordo di programma è un passo importante che, insieme alla nascita della società mista Regione-Anas, che diventerà concedente dell’opera - conclude Cattaneo -, ci consentirà di monitorare e controllare da Milano e non da Roma l’andamento dei lavori, snellendo le pratiche burocratiche».

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