Il senatore dipietrista Stefano Pedica ha deciso di replicare con una nota di poche righe allinchiesta pubblicata ieri dal Giornale sulla casa di favore in cui ha abitato qualche tempo fa e sulluso disinvolto delle auto blu avute come consigliere di Antonio Di Pietro. «Ho già dato incarico ai miei legali - scrive Pedica - di procedere giudizialmente nei confronti de Il Giornale per larticolo pubblicato oggi (ieri per chi legge, ndr) e di valutare la possibilità di procedere anche nei confronti del senatore Fazzone sulle dichiarazioni da lui stesso rilasciate».
Nessun chiarimento, nessuna precisazione ma una querela: è lo stile Idv. Nessuna replica neppure al senatore Claudio Fazzone (Pdl) il quale ieri ha dichiarato: «Il falso moralista Stefano Pedica deve più di qualche spiegazione. Sugli appartamenti del Vaticano ottenuti tramite Balducci e ristrutturati da Anemone, sulle vetture noleggiate da società private, sulluso degli autisti del ministero delle Infrastrutture dove svernava come consigliere dellallora ministro Di Pietro».
Pedica è attivissimo su svariati fronti: contro la privatizzazione dellacqua, contro il decreto intercettazioni, contro la chiusura degli ospedali inefficienti. È garantista con i sette giovani arrestati dopo Roma-Inter ma giustizialista con tutto ciò che riguarda Berlusconi. Il principe dei moralizzatori non ha speso una sola parola sullinchiesta Anemone-Balducci.
Ieri il Giornale, sulla base di documenti non smentiti (e non smentibili), ha scritto che Pedica ha abitato per circa un anno in un appartamento del Vaticano proprio nel periodo in cui lallora capo della segreteria politica di Antonio Di Pietro (ministro delle Infrastrutture) vi aveva la residenza. Inoltre Pedica ebbe in assegnazione dal dicastero unauto blu e Di Pietro intervenne personalmente presso il prefetto di Roma affinché le relative contravvenzioni fossero archiviate.
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