Cronache

Pellerano, il più giovane dopo la «trota»

Il sorriso è quello di un emozionato debuttante ma la visione no, è quella del giovane politico che pensa prima di tutto a far bene e intende portare una ventata di aria fresca in via Fieschi. Lorenzo Pellerano, classe 1983, ha fatto il suo ingresso ieri mattina in Consiglio Regionale e, diventando il secondo consigliere più giovane d'Italia attualmente in carica dopo Renzo Bossi, è riuscito a rianimare una seduta un po' stanca, dedicata in buona parte alle preoccupazioni per la manovra Tremonti. Primo dei non eletti della lista civica Biasotti e chiamato proprio in surroga all'ex Governatore (che ha preferito la Camera dei Deputati alla Regione Liguria e le cui dimissioni sono state accettate ieri), Pellerano è in politica dal 2007, anno in cui è entrato nel Municipio Centro-Est, a Genova. «Abbiamo bisogno di ottimismo e voglio portare qui tutto il mio entusiasmo - ha spiegato ai colleghi prendendo la parola spontaneamente e spezzando la prassi consiliare - mi sento fortunato ad avere una possibilità così grande a soli 27 anni». Tra gli argomenti che stanno più a cuore al neoconsigliere ci sono il recupero dell'ex caserma Gavoglio e la realizzazione al mercato del Carmine di una vetrina dei prodotti tipici liguri; nel medio termine Pellerano desidera però impegnarsi su temi come i trasporti, il lavoro e il precariato giovanile che ha sperimentato sulle sue spalle.
«Mi piacerebbe diventare una sorta di referente per i giovani liguri, senza rinunciare a gettare uno sguardo giovane sui problemi di tutti» confessa, dichiarandosi disponibile a collaborare per questo pure con gli esponenti under 40 della maggioranza. Peccato solo che le priorità della Regione sembrino essere al momento tutt'altre. Al centro dell'attenzione c'è infatti adesso soprattutto quel taglio anticrisi da 200 milioni di euro, deciso da Roma e oggetto anche ieri degli interventi critici del Governatore e dell'assessore Sergio Rossetti. Per la Giunta Burlando la manovra economica resta irricevibile, perché addosserebbe il 40% del suo costo sulle Regioni, bloccandone di fatto tutte le attività e i servizi che eccedono la mera sussistenza. La faccenda si intreccia, inoltre, con l'erogazione dei fondi FAS a rischio sforbiciata ma che saranno in ogni caso garantiti, ha assicurato Burlando, a quei Comuni dove sono in corso o si sono già concluse le gare d'appalto. Solo nuvole grigie dunque? Non ancora: dal Consiglio di ieri è uscito comunque qualcosa di buono. È stato approvato per esempio all'unanimità il disegno di legge Fusco che viene incontro alle difficoltà di alcuni Comuni con il Piano Casa e che intende uniformare i criteri di edificabilità su tutto il territorio ligure.

E l'assessore Chiesa si è impegnato a farsi promotore presso il Ministero dei Trasporti della proposta di Alessio Saso (Pdl) che mira a garantire agli invalidi, ovunque e non solo nei Comuni più sensibili a questi temi, la possibilità di parcheggiare nelle strisce blu gratuitamente.

Commenti