Penati-Albertini, stretta di mano della pace

«Caro Filippo, sarei ipocrita se negassi lo stupore che ho provato nel leggere le tue parole, pur attentamente ponderate». È l’incipit della lettera che Gabriele Albertini invia a Filippo Penati in risposta alle attestazioni fatte dal presidente della Provincia sul lavoro svolto in nove anni dal sindaco di Milano a favore della comunità e delle imprese. «Stupore per un riconoscimento al mio impegno» continua Albertini «che sinceramente mi ha gratificato» ma «in tutta sincerità mi ha sorpreso di meno la volontà di chiudere l’aspra polemica della vicenda Serravalle, trovandomi la conferma di uno stile già conosciuto e apprezzato».

Riferimento alla decisione di Penati di non promuovere alcuna vertenza giudiziaria contro Albertini nonostante le accuse lanciate dal sindaco sull’operazione Serravalle. Accuse che Albertini non si rimangia, «sappi che rimango sulla mia posizione» scrive infatti il primo cittadino a Penati, ribadendo che «mai in questi anni ho iniziato duelli con le persone ma solo con le azioni».

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