Gianandrea Zagato
Vorrebbero il cambiamento della politica della Provincia. Promessa che, evidentemente, non è stata ancora mantenuta. Ragione più che sufficiente, quindi, per esortare Filippo Penati a darsi una mossa, ad avere «il coraggio di fare di più» sulla mobilità. Opportunità, secondo i Verdi, per «differenziarsi dalla politica comunale e regionale». Altrimenti? Lamministrazione di via Vivaio continuerà a «segnare il passo» che, alla vigilia dei festeggiamenti per lanno di governo di Palazzo Isimbardi, non è cosa ben vista dagli alleati di governo.
Scricchiolii di una maggioranza che, sul fronte infrastrutture, mostra dunque di avere i nervi tesi: non solo sulla vicenda Serravalle che è il sogno proibito del presidente ds ma pure sulla Pedemontana dove - al di là della partita per la presidenza - si gioca il futuro del sistema della mobilità nellarea più avanzata e strategica del Paese. «Domani che, le opposizioni in Provincia (Forza Italia, An, Udc e Lega, ndr), sperano non viziato da quella visione a colpi di «niet» già messi in atto dalla giunta Penati su BreBeMi e Tangenziale Est-esterna» osserva lazzurro Bruno Dapei. Che da ex presidente della commissione provinciale trasporti da qualche settimana contesta la scelta della Provincia di revocare, a gara conclusa, il bando per laffidamento del servizio di trasporto pubblico. Piano che consentiva, tra laltro, di razionalizzare e gestire al meglio il servizio e che la Regione finanziava con quasi cinquanta milioni di contributi: fondi, ovviamente, tolti dal Bilancio 2005 di via Vivaio. Salvo, adesso, auspicare «la formalizzazione di unintesa con Comune di Milano e Regione Lombardia per affrontare la questione della mobilità in unottica di sistema». Obiettivo del nuovo Programma triennale dei servizi messo a punto dallamministrazione Penati che, nellultima riunione di giunta, ha approvato «il documento preliminare».
Come dire: la Provincia propone «una cabina di regia per la mobilità» che «sia in grado di sviluppare politiche tariffarie incentivanti, orientare le risorse e programmare il servizio». Spiega di chi - sbandierando lauthority del trasporto metropolitano - «punta al biglietto unico e alla revisione delle fasce tariffarie» - e si pone come interlocutore privilegiato di un piano e relativi bandi di gara che saranno pubblicati «nel prossimo autunno».
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