Notizia dellultimora: Filippo Penati non paga più laffitto ai rom che la Provincia ospitava al 27 di via Varanini. Dettaglio: non paga il canone di locazione perché gli ha comprato casa. Sorpresa: lamministrazione provinciale ha sborsato qualcosa come un milione e quattrocentoquattromila euro - comprensivo delle imposte di legge - per dare un tetto ai nomadi sgomberati nellagosto 2005 dal campo abusivo di Capo Rizzuto.
Acquisto che coglie di sorpresa i residenti di via Varanini, «ci aveva garantito, il presidente Penati, che quei locali non avrebbero mai più ospitato zingari», e pure lopposizione consiliare: «È un acquisto inconcepibile, considerato che la Provincia di Milano dispone di qualcosa come ventitré alloggi liberi da persone e da cose». Conteggio che Giovanni De Nicola, capogruppo provinciale di An, accompagna con un esposto alla Corte dei Conti per «accertare se nellacquisto dei quattro appartamenti di via Varanini da destinare allaccoglienza dei nomadi» i magistrati contabili «ravvisino la sussistenza di responsabilità amministrativa e contabile in capo al presidente Penati».
«Responsabilità» che sarebbe, secondo lesposto dellesponente di Alleanza nazionale, a carico dellinquilino di via Vivaio anche perché «lacquisto degli appartamenti di via Varanini è avvenuto a trattativa privata (proprietaria degli alloggi la società Miramondo Network con sede a Sesto San Giovanni, ndr) e non con gara pubblica». Come dire: «Se la scelta di locare gli appartamenti per i rom avrebbe potuto essere giustificata con lurgenza di reperire alloggi - e, pertanto, non si procedette ad alcuna gara -, non si comprende come mai nei due anni e cinque mesi intercorsi tra il momento della locazione e latto di acquisto non si sia provveduto allespletamento di una gara pubblica per la scelta degli appartamenti economicamente più vantaggiosi e si sia quindi proceduto a trattativa privata». Domanda che ipotizza dunque un danno erariale «reale e consistente».
Accusa grave e pesante, quella sollevata dai rappresentanti provinciali di An e sottoscritta anche dalla Lega: «Sborsare un milione e 400mila euro, soldi pubblici, per acquistare quattro-appartamenti-quattro destinati a ospitare un gruppo di rom, è una scelta politica che grida vendetta» sostiene Davide Boni.
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