La Provincia di Milano va al voto e Filippo Penati non conquista più la pole position nel gradimento dei presidenti. Il candidato Pd alla riconquista di via Vivaio perde punti e, secondo il sondaggio Ekma va sotto la soglia di sicura rielezione, che è del 55 per cento. Naturalmente, Palazzo Isimbardi non commenta.
Nellindagine di Ekma, condotta su un campione pari a 135mila cittadini e relativa al «grado di soddisfazione dei servizi erogati» e all«operato dellente provinciale», Penati non si classifica, non cè. Inutile sforzarsi di cercare lex sindaco della Stalingrado dItalia. Al primo posto cè il vercellese Renzo Masoero (An), seguito da Sonia Masini di Reggio Emilia, al terzo Gerardo Oliviero di Cosenza, poi Lorenzo Dellai di Trento e, via via scalando in percentuale sino al cinquantacinque per cento, altri ventisette presidenti. Lui - confida Natasha Turato - direttore ricerche di Ekma, è poco sopra il cinquanta per cento, ovvero «ha meno possibilità di essere rieletto alle Provinciali 2009».
Ma vediamo le ragioni della debacle del presidente Penati: «Il risultato dipende non solo dal dato politico generale che favorisce poco il centrosinistra. A fargli perdere terreno è certamente la sua capacità di comunicazione che non è più efficace, la sua visibilità che si è appannata e, soprattutto, il giudizio sui servizi di Palazzo Isimbardi che, evidentemente, sono poco graditi ai cittadini» commenta Ekma. Giudizio scientifico cui segue quello politico espresso dal suo competitor elettorale, il coordinatore regionale di Fi Guido Podestà: «Penati paga il non fare. La sua amministrazione non passerà certo alla storia per aver realizzato infrastrutture o scuole.
Valutazioni sottoscritte, evidentemente, da chi ha risposto alle domande di Ekma: cittadini che, tra poco più di sei mesi, saranno chiamati alle urne per ridare un futuro allamministrazione provinciale.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.