Penati al gay pride divide la Provincia

Penati al gay pride divide la Provincia

C’era anche Filippo Penati al gay pride. Dopo aver dato il patrocinio della Provincia, l’inquilino di Palazzo Isimbardi si è messo alla testa del corteo dove ha benedetto il Pacs ovvero le coppie di fatto. Adesione «non personale» ma istituzionale che mette in crisi la sua maggioranza: infatti, la Margherita si dissocia dalla «scelta discrezionale del Presidente» e da «quell’adesione politica a un modello, a un modo di intendere i rapporti tra le persone che non coincide con la sensibilità diffusa».
Sensibilità assai differente da quella che, ieri, si è ritrovata nelle strade del centro di Milano e che ha messo in bella mostra i bambini delle coppie lesbiche a fianco di un esibizionismo di cattivo gusto.

Operazione ideologicamente e politicamente scorretta che il centrodestra ha duramente condannato, «quando alla pretesa libertà non si pone un limite e si usano i bambini per affermare le proprie ragioni, siamo di fronte a una società che non è più umana» sostiene Maurizio Lupi, commissario cittadino di Forza Italia.
E per riaffermare e difendere «i valori della famiglia», Alleanza nazionale e Udc hanno dato vita al Family Day in quel di Segrate.

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