Penati sfida il ticket «Vi spiego io come si dimezza lo smog»

Per rafforzare quel virgolettato, «l’Ecopass? Tassa inutile», Filippo Penati sbandiera percentuali, decimali e chilowattora. Grafici messi a punto dagli uffici dell’assessorato all’Ambiente della Provincia di Milano.
Numeri che provano come «avremmo ottenuto risultati più apprezzabili riducendo di cinque-minuti-cinque l’accensione delle caldaie. Cinque minuti e, attenzione, non uno di più».
Ma vediamo, in dettaglio, lo studio contenuto in un file - formato word dal titolo «Energia per il presidente» - che, tra qualche giorno, l’inquilino di via Vivaio offrirà alla stampa e che rappresenta un’altra gamba tesa al provvedimento del ticket fortemente voluto e sostenuto dall’amministrazione Moratti. Studio, tanto per essere chiari, che dimostra come «la riduzione delle emissioni di Co2 da riscaldamento sarebbe ridotta del 50 per cento in appena dieci anni».
Secondo i tecnici della Provincia «se il Comune di Milano avesse adottato il regolamento edilizio che la Provincia ha “emanato” nel 2005 e già adottato da 65 Comuni del Milanese, a quest’ora i consumi di combustibile per il riscaldamento sarebbero diminuiti di oltre mille tonnellate equivalenti di petrolio». E parametri alla mano, sostengono i tecnici, nel 2010 si «sarebbero consumante in meno qualcosa come 18mila tonnellate di petrolio».
Ma, attenzione, sempre «se il Comune di Milano avesse adottato il regolamento edilizio “emanato” dalla Provincia», be’ ogni anno si ridurrebbero i consumi «solo per i nuovi edifici e per le ristrutturazioni di circa tre milioni di metri cubi di gas» e di «due milioni di chilowatt di energia elettrica» con un risparmio netto per le famiglie di «due milioni e cinquecentomila euro per il primo anno, cinque milioni per il secondo e così via». Naturalmente, «se» poi il comune di Milano «avesse collaborato con la Provincia per istituire prestiti a tasso zero per i cittadini» desiderosi di ristrutturare abitazioni e impianti di riscaldamento «si sarebbero già adesso risparmiati oltre tremila tonnellate equivalenti di petrolio» per arrivare «al 2010 a una riduzione di ulteriore 20mila tonnellate».
L’assessorato all’Ambiente della Provincia non si limita però a fare ramanzina e conti in tasca al comune di Milano. Gli uffici del presidente Penati annotano che «se il regolamento edilizio da noi elaborato venisse adottato da tutti i Comuni della Provincia, ogni anno si ridurrebbero i consumi - solo per nuovi edifici e ristrutturazioni - di circa sette milioni di metri cubi di gas e sei milioni di chilowattora di energia elettrica». Che, tradotto in euro, significa un risparmio di «cinque milioni di euro per il primo anno, dieci per il secondo e così via».


Ma Penati fa i conti in tasca anche a ogni famiglia e spiega che «al massimo per il riscaldamento» si dovrebbe spendere «150 euro all’anno» ovvero «dieci volte in meno» di quello che sborsa un cittadino milanese. Come si può fare? Fissando con i regolamenti edilizia limiti di consumo per metro quadrato, sull’esempio di Bolzano che ha adottato la misura di 70 chilowatt per metro.

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