Penati vara la «piccola Iri» ma chiede aiuto al Polo

Il presidente Ds: «Dialogo sulle grandi opere». L’opposizione: «È un bluff, per le nuove autostrade non ha l’appoggio della sinistra. Lo sfidiamo, nel consiglio straordinario si voti: dica sì o no»

Roberto Bonizzi

Dopo il blitz nella conferenza dei capigruppo, ora Penati apre all’opposizione. La delibera dell’opposizione interamente modificata e votata dal centrosinistra sembra un punto di partenza. «Spero che dopo mesi di polemiche - dice il presidente illustrando la delibera varata nella notte dalla maggioranza - sia possibile aprire un confronto serio con la minoranza. Il documento originale è ancora all’ordine del giorno, con i suoi 3mila emendamenti. Se la Cdl elimina gli intenti ostruzionistici siamo disposti a valutare in un consiglio straordinario eventuali migliorie alla delibera su Asam».
Parte della strategia del recupero spetta al vice, Alberto Mattioli, che spiega: «La delibera contiene già alcuni punti voluti dall’opposizione. Come il membro del Cda espresso dalla minoranza, le garanzie per la partecipazione della Provincia di Monza e Brianza e il ruolo di controllo del consiglio provinciale su tutte le decisioni strategiche che riguarderanno Asam, la nuova holding della mobilità».
«Se la giunta e la maggioranza vogliono intraprendere realmente la strada del dialogo sulla politica di infrastrutture noi siamo disponibili - un comunicato congiunto dell’opposizione valuta positivamente l’apertura della giunta. Bruno Dapei (Fi), Paola Frassinetti (An) e Marco Malinverno (Udc) accettano la sfida -. Andiamo a vedere le carte di Penati, sperando non si tratti dell’ennesimo bluff. Brebemi, Pedemontana e Tem erano nel nostro programma elettorale e restano una priorità. Magari alcune componenti della maggioranza potrebbero non essere troppo d’accordo e pensiamo a verdi, Rifondazione e comunisti italiani». Penati, da parte sua, sembra fare sul serio. «I milanesi stanno in coda per ore: le grandi arterie di comunicazione servono. E siamo in ritardo da 20 anni, abbiamo una dotazione di infrastrutture che è del 30 per cento inferiore alla media italiana ed europea. Nei mesi scorsi ci hanno detto che facciamo finanza, ma il nostro progetto riguarda realmente i bisogni dei cittadini e si tratta di un progetto che ha le gambe per camminare».
«Questa apertura - prosegue Dapei - è il frutto del nostro lavoro e della nostra coerenza nella battaglia sugli emendamenti alla delibera Asam. A Penati lanciamo una sfida: durante il consiglio straordinario votiamo per le grandi infrastrutture. A favore o contro, senza eludere la questione». Qualche dubbio lo esprime anche An. «Non abbiamo ancora capito se la Provincia vuole costruire davvero le autostrade - rincara la dose Frassinetti -. Finora la giunta ha passato più tempo a creare scatole vuote e a giocare alla finanza che ad amministrare il territorio. Vediamo se esiste la volontà reale di risolvere i problemi della mobilità. Il nostro atteggiamento è sempre stato coerente, duro forse, ma comunque restiamo favorevoli al dialogo. Di aperture in un anno e mezzo ne abbiamo viste tante».
Nella battaglia degli emendamenti non è piaciuto alla Cdl il ruolo recitato dalla Lega.

«L’operazione Asam penalizza le istanze di decentramento del Carroccio, ma i leghisti non hanno votato con noi» dice ancora il capogruppo di An. E Giovanni De Nicola aggiunge: «Noi non ci stiamo a svendere valori e ideali per una poltrona e quattro noccioline».

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