Pennisi patteggia e va agli arresti domiciliari

Era stato arrestato quasi due mesi fa per concussione, mentre intascava una mazzetta, e ieri Milko Pennisi, ex consigliere comunale, ha patteggiato la pena a due anni e 10 mesi di reclusione ed è finito ai domiciliari. Si chiude così un capitolo dell’inchiesta su un presunto giro di tangenti legate alle pratiche edilizie rilasciate da Palazzo Marino e avviata dopo la denuncia di Mario Basso, imprenditore che per ottenere il via libera per la ristrutturazione di un immobile alla Bovisa, sarebbe stato costretto a versare un «obolo» di 10mila euro.

Per questo episodio all’ex esponente del Pdl non è rimasto altro che ammettere le sue responsabilità (oltre all’arresto in flagranza, la consegna di una parte della mazzetta è stata per altro filmata) e patteggiare la pena con tanto di restituzione del «maltolto» a Basso e di risarcimento al Comune per il danno di immagine. La pena a 2 anni e 10 mesi era stata concordata la scorsa settimana con i pm Grazia Pradella, Laura Pedio e Tiziana Siciliano, titolari delle indagini e questa mattina è stata «ratificata» dal gip Gaetano Brusa.

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