Egregio dottor Lussana, in occasione della ricorrenza del 2 novembre, sarei veramente grato se sul suo giornale venissero pubblicate alcune righe in ricordo dei 65 giovani italiani (alcuni Liguri) caduti sul fronte di Nettuno nei reparti di Fanteria Marina che lì si batterono durante gli eventi bellici del 1944. Infatti il 10 marzo del 44 il battaglione Barbarigo riceveva il battesimo del fuoco. Il Barbarigo subì a Nettuno, in soli tre mesi perdite altissime: oltre 200 morti più di 100 dispersi quasi 200 feriti su un totale di 1.180 uomini. I primi a cadere furono: Alberto Spagna e il guardiamarina Paolo Sebastiani, il capo Emilio Nobili, il sergente Enzo Cortese, il sottocapo Alfonso Farnè, e i marò Italo Bernardi, Dante Breda, Fernando Caprai, Walter Egi, Emanuele Frezza, Aldo Mancino.
Eroi degni «di imperituro ricordo» fulgidi esempi per le attuali e le prossime generazioni, figli di Italia in grigioverde e con il tricolore immolatisi per difendere i confini della Patria e le genti italiane da Fondi alla Garfagnana, dal Friuli allIstria, alla Dalmazia ai confini della Valle dAosta.Continuità ideale
Genova