Due morti genovesi in due giorni: ieri è toccato ad un pensionato che si era perso nei boschi piemontesi, lunedì ad un escursionista in Valtellina. Il corpo senza vita di Giuseppe Cervetto, 74 anni, di cui mancavano notizie dalle 14 di lunedì scorso è stato infatti ritrovato poco dopo le 17 di ieri in località Sparvaira del comune di Garessio.
L' uomo, abitante nel quartiere di Sesti Ponente, con seconda casa a Valcasotto (Cuneo) si era allontanato dall' abitazione per una consueta passeggiata nei boschi per raccogliere funghi e frutti selvatici. Lunedì sera intorno alle 21,30 la moglie, preoccupata nel non vederlo rientrare, aveva chiesto l' intervento delle squadre di soccorso.
Subito si sono mossi i vigili del fuoco, gli uomini del Soccorso alpino di Garessio e i carabinieri, che hanno operato per tutta la notte sino a ieri mattina, quando sono sopraggiunti altri vigili del fuoco da Cuneo, una squadra della Guardia di finanza ed altri volontari, compreso un gruppo cinofilo.
Da Torino si è levato in volo anche un elicottero dei vigili del fuoco, che ha compiuto diversi giri sulla zona. Le ricerche sono poi continuate nella boscaglia e una squadra di vigili del fuoco poco dopo le 17 ha ritrovato il cadavere di Giuseppe Cervetto in un dirupo a lato della strada vecchia di Trappa. Il corpo è stato recuperato dalle squadre di soccorso ed è stato portato nella camera mortuaria del cimitero di Garessio, a disposizione dell'autorità giudiziaria, la procura della Repubblica di Mondovì.
Secondo una prima ricostruzione, l' uomo sarebbe scivolato e precipitato per diversi metri, procurandosi ferite mortali.
La stessa sorte, il giorno prima, era capitata a Giuseppe Pietro Stoppani, 66 anni, anche lui pensionato, residente nel centrale quartiere genovese di Brignole, il quale mentre si trovava sulle montagne di Val Masino, nei pressi di Sondrio, è scivolato e precipitato nel vuoto per una trentina di metri. Lincidente è avvenuto sotto gli occhi dei suoi amici, una comitiva di liguri impegnata in una gita lungo i sentieri di alta montagna.
Il gruppo aveva lasciato il rifugio Omio, in località Alpe dellOro, a 2100 metri do altitudine, e si stava dirigendo verso il rifugio Giannetti a 2327 metri.
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