Problemi finanziari e una forte depressione in cui qualche anno fa era caduta la moglie, sembrano le principali cause che hanno scatenato la furia omicida di un pensionato di 77 anni, Renzo Sangalli, che ieri mattina, intorno alla otto ha ucciso, nella sua abitazione di Cairo Montenotte in Valbormida la moglie, Maria Teresa Luciana Salvatico di 63 anni, con un colpo d'arma da fuoco. La stessa con cui poi si è ucciso. Secondo quanto si è appreso, l'uomo avrebbe chiamato il 112 per avvertire di aver ucciso la compagna, quindi si è tolto la vita. Pochi minuti dopo sono intervenuti i carabinieri che hanno immediatamente informato il magistrato di turno. Gli inquirenti, una volta arrivati nell'abitazione dei coniugi Sangalli, una villetta sue due piani in via dei Mille al civico numero 10, alle spalle della caserma dei vigili del fuoco, hanno trovato una lettera scritta dall'uomo con la quale ha spiegato i motivi che l'hanno spinto a compiere il gesto, appunto per problemi legati alla società e alle condizioni di salute della moglie. Su tutta la vicenda è stato informato il sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Battista Ferro.
I coniugi Sangalli, una coppia molto conosciuta nella cittadina dell'entroterra savonese, lasciano il figlio Andrea di 33 anni. Recentemente alla famiglia era stata anche notificata un'istanza di fallimento della ditta di impianti elettrici e industriali aperta da anni in via Cesare Battisti a Cairo Montenotte.
E stato salvato in extremis invece, grazie ad un sms inviato alla ex fidanzata, un artigiano dell'imperiese, che ieri ha tentato il suicidio con il gas, dopo essere stato lasciato dalla fidanzata. Il messaggio che spiegava le sue intenzioni alla fine è stato provvidenziale per luomo.
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