da Roma
Senti chi parla. Il giorno dopo la proposta acchiappa-consensi di Walter Veltroni («riduciamo le indennità dei parlamentari») tutte le forze politiche attaccano il leader Pd, accusato di ipocrisia politica. Il più duro è Gianfranco Fini che a Porta a Porta attacca: «Mi indigno e mi chiedo: chi è quel pensionato di 52 anni che percepisce 5.216 euro netti al mese di pensione? È Walter Veltroni e credo che gli italiani debbano saperlo» attacca il leader di An, che aggiunge: «Ci deve essere un limite alla propaganda e alla faccia tosta. È stato il Pd a dire no, nella scorsa legislatura, a un emendamento che prevedeva la riduzione dellindennità dei parlamentari». La replica dellex sindaco di Roma non si è fatta attendere: «Fini ha perso una buona occasione per stare zitto, i soldi della mia pensione li ho spesi per fare del bene al prossimo. Difetta di buon gusto». Apriti cielo. Fini non ci sta e contrattacca: «La sua risposta - conclude Fini - dimostra che lho preso, come si dice, con il sorcio in bocca». Lo stato maggiore di Via della Scrofa prende le difese dellex vicepremier. «Veltroni è il capo del partito
degli scrocconi - accusa Maurizio Gasparri - mentre tanti romani soffrono lucra una lauta pensione. È inutile che menta sulla beneficenza che dice di fare. È anche il re dei bugiardi. Aveva detto che si ritirava dalla politica per andare in Africa. E invece insegue poltrone, stipendi e pensioni».
Il botta e risposta prosegue con un comunicato del Pd sul confronto tra i redditi dei due esponenti, ma intanto altri esponenti entrano a gamba tesa contro Uolter. Soprattutto dagli ex alleati dellUnione. Il primo a rompere il silenzio da sinistra è Cesare Salvi, della Sinistra arcobaleno. Si chiede perché Veltroni non abbia inserito nel programma del Pd la sua proposta.
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