"Non abbiamo ancora trovato la soluzione per consentire di andare in pensione un paio d'anni prima". Dopo tanti proclami Matteo Renzi ammette che il nodo esodati e la tanto decantata flessibilità sono tutt'altro che semplici da risolvere.
"Se si interviene sulle pensioni senza saggezza si fa danno, quindi proporremo la soluzione nel 2016 quando i numeri saranno chiari", ha detto il premier a Che tempo che fa, facendo così slittare i provvedimenti che dovevano essere contenuti nella legge di Stabilità.
Nella manovra ci sarà invece "una misura ad hoc" per i professori universitari: ci saranno incentivi per rientrare in Italia e 500 di loro avranno "un gruzzolo" per portare avanti progetti di ricerca nelle università, "slegandoli dalle dinamiche burocratiche della pubblica amministrazione". Così come ci sarà - promette ancora Renzi - l'annunciato taglio delle tasse, prima Imu e Tasi sulla prima casa e poi Ires e superammortamenti. "Siamo i primi ad abbassare davvero le tasse", dice ancora il premier, annunciando anche misure per combattere la povertà e incentivare servizio civile e associazionismo.
Ancora nessuna dichiarazione, però, sulle coperture della manovra, che saranno - si spera - chiarite nel consiglio dei ministri di giovedì.
Il Parlamento ha già dato il via libera ad utilizzare il deficit fino al 2,4% del Pil l'anno prossimo (circa 17,9 miliardi), sfruttando il più possibile la flessibilità europea, ma a Bruxelles la partita resta ancora da giocare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.