Venezia Due gocce dacqua. Separati alla nascita si direbbe. Ma certo dalla loro hanno che sono fratelli anche se per nulla coltelli: Toni e Peppe Servillo. Il primo attore e il secondo voce degli Avion Travel. Anche se oramai i confini sintersecano, fino a vederli recitare insieme come in Lascia perdere, Johnny! di Fabrizio Bentivoglio o come, tra qualche giorno a teatro (debutto il 14 allAuditorium di Roma), in Sconcerto. Intanto gli spettatori della Mostra si sorprenderanno a incontrarli in pochi giorni sparsi in tutte le sezioni, a tutte le ore, inseriti trasversalmente in una programmazione a volte un po pazza che, ad esempio ieri, ha fatto sì che venisse oscurato un interessante titolo fuori concorso, Gorbaciof di Stefano Incerti (in uscita ai primi di ottobre per Lucky Red). Non fosse altro per la memorabile interpretazione, quasi chapliniana, di Toni Servillo, lattore feticcio di Sorrentino (Luomo in più, Le conseguenze dellamore, Il Divo) e poi presenza fondamentale in La ragazza del lago e Gomorra. Un volto, unicona. Immaginetevelo ora in giro per Napoli con una voglia purpurea sulla fronte sinistra. Gorbaciof è naturalmente il soprannome di questo schivo e solitario cassiere del carcere di Poggioreale, col vizio del gioco dazzardo, che sinnamora di una giovane cinese (Mi Yang) e che per aiutarla spingerà lacceleratore sulla sua carriera da delinquente («Sono morto tante volte nei film ma non ho mai dato così tanti cazzotti», rivela lattore). Da grande professionista qual è, ha voluto immergersi nella Napoli che conosce bene: «Un giorno, truccato come nel film, sono andato in giro per le strade del quartiere Vasto pensando o che mi riconoscessero o che facessero caso al mio aspetto strambo. Invece niente, ho capito che ero uno di loro, facevo parte del paesaggio e sono così riuscito a rubare i gesti della vita quotidiana delle persone che vivono lì».
Metodo che ovviamente non avrà potuto usare per il film sul Risorgimento di Mario Martone Noi credevamo (in Concorso il 7) che si preannuncia già foriero di polemiche. Ma siamo certi che il suo Giuseppe Mazzini sarà molto corrispondente alla realtà anche se caratterizzato dalla sua inconfondibile zampata attoriale.
Toni è oramai un habitué del Lido tanto che nel bel documentario, prodotto da Medusa, La prima volta a Venezia (Fuori Concorso) in cui Antonello Sarno intervista quasi un centinaio di artisti sul loro debutto al Lido, ricorda di quando cè stato per Morte di un matematico napoletano, sempre di Martone: «È stata anche la sua prima volta e ci ha portato fortuna sia al cinema che al teatro».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.