Scienze e Tecnologia

"Perché Facebook in Italia è di casa"

Nuova sede a Milano e numeri record: "Valiamo 2,5 miliardi. Qui il 70% degli internauti ha un account, soprattutto dagli smartphone"

"Perché Facebook  in Italia è di casa"

Facebook ha sempre un buon motivo per far parlare di sè. Ora l'occasione è l'inaugurazione dei nuovi uffici a Milano che segnano, idealmente, il radicamento ufficiale del social network anche in Italia. In realtà l'azienda fondata da Mark Zuckerberg è presente nel nostro Paese dal 2009, ma la penisola è diventata sempre di più strategica per l'intero ecosistema distinguendosi tra le nazioni più virtuose. Come dimostrato da un recente studio condotto da Deloitte, Facebook in Italia, capitanata da Luca Colombo, vale 2 miliardi e mezzo del PIL e genera 33.800 posti di lavoro, in maniera diretta o indiretta.
Dall'indagine, che prende in esame 27 Paesi europei inclusa la Svizzera, emerge che il valore italiano è in linea con Inghilterra e Germania, e superiore a Francia, ed ha un peso rilevante sul valore totale di Facebook in Europa, pari a 15,3 miliardi di euro e 232 mila posti di lavoro.
«L'Italia ha dimostrato chiaramente di essere un paese essenziale per la crescita dell'intero business di Facebook, distinguendosi anche per alcune peculiarità interessanti», dice al Giornale James Quarles, Regional Director Facebook for UK and Southern Europe.
Il riferimento va al fatto che oggi 24 milioni di persone, ovvero il 69% della popolazione online, accedono ogni mese a Facebook e 18 milioni si collegano solo da mobile, un dato ancora più significativo se si guardano le connessioni giornaliere all'applicazione da smartphone e tablet, che hanno raggiunto i 13 milioni di accessi.
«L'Italia è uno dei primi Paesi al mondo nell'accesso da mobile, un trend in forte crescita ovunque, che rispecchia un netto cambiamento nelle strategie di Facebook. Attualmente il 59% del nostro fatturato arriva proprio da questo comparto, un dato notevolissimo considerando che solo 18 mesi fa era uguale a zero», continua Quarles. Tutte le applicazioni per i diversi sistemi operativi sono state completamente ridisegnate con il chiaro obiettivo di offrire agli utenti una esperienza d'uso semplice e intuitiva, e al contempo mettere a disposizione delle aziende una supporto adeguato per le loro campagne pubblicitarie.
«La pubblicità è l'unica fonte di guadagno di Facebook ed è per questo che siamo particolarmente attenti a sviluppare una piattaforma sempre più evoluta per aiutare sia i nostri partner sia i nostri utenti. Nessuno vuole ricevere messaggi pubblicitari poco pertinenti e analogamente le aziende non vogliono comunicare informazioni inutili, ecco perché Facebook sta diventando sempre di più una straordinaria risorsa di comunicazione, perché noi conosciamo bene gli utenti e le necessità dei nostri clienti», sottolinea Quarles.
Non a caso dati indipendenti confermano che l'efficacia delle campagne pubblicitarie su Facebook sono fino a cinque volte superiori rispetto ai media tradizionali. A dieci anni dall'inizio dell'avventura di Mark Zuckerberg è ormai impossibile ignorare il nuovo paradigma innescato da Facebook, una piattaforma per molti versi solida, per altri appena agli inizi.

Il futuro prossimo è infatti ricco di nuove sfide anche di ordine tecnologico come quelle legate, ad esempio, ai servizi di localizzazione come dimostra la recente acquisizione della start up italiana Glancee che ha portato al test negli Stati Uniti del servizio Nearby Friends.

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