Gentile Direttore,
mi permetto uno sfogo e ritengo di rappresentare una buona fetta di popolazione di differente estrazione, in quanto le mie considerazioni sono condivise da molti.
Non ne posso più di Noemi e gossip vari. Ho deciso di non acquistare più quotidiani nazionali fin quando non vedrò sulle prime pagine delle notizie interessanti e utili allopinione pubblica. Con mia grande delusione la Vostra testata (come molte altre) si sta orientando sempre più verso contenuti simili a quelli di periodici di bassa levatura. Gli italiani non sono così stupidi come li considerano i media, e linformazione di qualità è sempre più carente, forse perché come in tutte le altre attività costa fatica. La «sciura» del bar stamattina ascoltando il tg diceva esausta «Basta, ma che ce ne frega di cosa fa il Berlusca a casa sua...».
Accolga questo appello come una critica costruttiva, e ci aiuti a innalzare la qualità delle notizie. Ci aiuti a capire se questo governo sta prendendo dei provvedimenti corretti per fronteggiare la crisi e se lopposizione sta facendo delle critiche e delle controproposte realistiche. Ci dica i contenuti delle leggi che stanno approvando i nostri politici, non i commenti superficiali che si sentono per strada. Cerchi di sapere, con le stesse energie con cui i paparazzi si appostano sulle piante per rubare scatti di vita privata, quali sono i contenuti della proposta Magna che hanno spinto Opel a rifiutare lofferta Fiat...
Non ci interessano gli scandali, ma i fatti e i contenuti e siamo disposti a pagare solo per questi ultimi. Un caro saluto e un arrivederci, in edicola forse...
Caro Mauro Beretta, e cari altri lettori che mi avete scritto più o meno le stesse cose, capisco perfettamente il vostro sfogo. Ma spero che voi comprendiate anche il mio, di sfogo. È lo sfogo di chi non avrebbe avuto alcuna intenzione di mescolare la politica con le notizie di gossip, di veline, di divorzi e di amanti. Se sfoglia la nostra raccolta, caro lettore, vedrà che dei provvedimenti presi dal governo e dei «problemi reali» abbiamo sempre parlato, eccome: dal piano casa alle offerte di posti di lavoro, dal come investire i propri risparmi alle nuove norme sulla rottamazione. Se a un certo punto abbiamo cominciato a mettere nella prima parte del giornale storie di corna vere o presunte, di divorzi e di feste, è perché su questo terreno ci ha spinti proprio la stampa più snob, più radical chic, più con la puzza sotto il naso che ci sia in Italia. Parlo di «Repubblica», il quotidiano della gente colta, del Paese «antropologicamente superiore» come dice Scalfari; dellItalia che si lamenta per il Grande Fratello e lIsola dei famosi. È quel giornale ad aver dato il la a tanta spazzatura. Il Pd poi gli è andato a rimorchio. Perché lo abbiano fatto, è evidente.
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