L'Aula di Strasburgo ha accolto ieri la richiesta del Capogruppo socialista Martin Schulz di posticipare la votazione sulla risoluzione riguardante la difesa del principio di sussidiarietà nella quale si fa riferimento alla sentenza della Corte di Strasburgo sui crocifissi nelle aule scolastiche italiane. Secondo Schulz occorre tempo per verificare l'ammissibilità del voto su un tema che riguarda soltanto l'Italia e non tutta l'Ue. Proprio Schulz, che non più di due mesi fa metteva ai voti la Risoluzione sulla libertà di stampa in Italia. Quello sì era un provvedimento deliberatamente contro un Paese. Spaventosa mancanza di coerenza. Schulz dovrebbe spiegare invece quale argomento sia da considerarsi più europeo se non la questione del crocifisso, che tocca al cuore la stragrande maggioranza dei cittadini europei, rappresentati da quel simbolo da secoli. Un simbolo che non si trova solo sui muri delle scuole, bensì anche sulle bandiere della gran parte degli Stati membri.
Che cosa accadrebbe quindi se applicassimo la sentenza di Strasburgo, se applicassimo cioè quella ragione che impone di togliere il crocifisso dalle aule italiane, in parallelo a tutti i luoghi dove è esposta per ragioni pubbliche una croce? Cosa dovremmo fare della bandiera della Svezia, della bandiera della Finlandia, di quelle slovacca, maltese, danese e greca, e della bandiera del Regno Unito che di croci ne ha addirittura tre?
Perché la ragione per cui queste croci sono su queste bandiere non è diversa dalla ragione per cui il crocifisso è esposto nelle aule italiane e non è una ragione religiosa, è una ragione di cultura e di tradizione. Lasciamo quindi che siano gli Stati membri a valutare, caso per caso, l'adeguatezza delle soluzioni consone alla sensibilità dei propri popoli, nel rispetto dell'esperienza della libertà religiosa e nel rispetto della laicità delle istituzioni.
Purtroppo anche il Partito Democratico ha smentito i buoni propositi dimostrati all'indomani della sentenza. Non so veramente come faranno a spiegare agli italiani i motivi di questo loro prostrarsi al volere del solito Schulz.
Perché il Pd ha tanta paura di Gesù contrariamente a quello che aveva dichiarato Bersani? Come dice il filosofo polacco Tischner «Dio nasce, il potere trema». La questione è stata rinviata e noi a gennaio ci saremo, e siccome a Natale nasce Gesù saremo più forti e ancora più convinti che la difesa del crocifisso voglia dire difendere la speranza che è in quel simbolo, speranza per la libertà umana.
Chi scrive è convinto come pochi altri della necessità della laicità delle nostre istituzioni ed è convinto altresì che la religione non è la soluzione di nessun problema politico, ma che allo stesso tempo non si può trovare la soluzione di problemi politici facendo la guerra alle religioni.
*Capodelegazione del Pdl
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