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Percorrere il mondo senza muovere un passo

La realtà che ci circonda è quella che meno conosciamo. Perché è così ovvia da diventare invisibile. Ci vuole un occhio particolare per leggerla: l’occhio di un poeta, per esempio, o di pittore o di un fotografo. Meglio se di un fotografo-poeta, come Lorenzo Cicconi Massi, anche se la sua è una poesia un po’ scabra, problematica, sfuggente.
«Viaggio intorno a casa» è il tema della mostra aperta fino al 25 novembre a Milano allo spazio Forma, dove i bianco-neri di Cicconi Massi (catalogo Contrasto) sono esposti a poca distanza dalle sublimi immagini di Mimmo Jodice («Perdersi a guardare»). Un accostamento indubbiamente lusinghiero per il fotografo di Senigallia (classe 1966 contro il 1934 di Jodice) che ha già alle spalle una prestigiosa carriera - dal primo premio al concorso Canon nel 1990 al recente riconoscimento al World Press Photo nel 2007 con il suo lavoro sui giovani calciatori cinesi - e che esporrà dal 15 al 18 novembre a Paris Photo, la prestigiosa rassegna internazionale dove l’Italia quest’anno è ospite d’onore.
Profondamente legato alla sua terra, questo quarantenne compie frequenti incursioni nel cortometraggio e nella regia e confessa il suo debito verso i grandi «cantori» del paesaggio marchigiano, in primis Mario Giacomelli, un modello così illustre e così amato da imporgli quasi una reverenziale paura di imitazione. Ma lo sguardo di Cicconi Massi sul mondo di casa sua è ovviamente diverso e nuovo, nonostante il debito culturale e affettivo: le cinque sezioni della rassegna (che documentano un lavoro iniziato nel 1990) indagano e raccontano un ambiente che non è solo fatto di campi e di case ma anche di giovani («Fedeli alla tribù») e di bambini che giocano («Le strade per giocare»). Ma poi l’amato paesaggio riprende il sopravvento: il barbaglio dell’Adriatico all’alba, il perenne colloquio fra le colline e le nuvole che il vento sospinge, così come gonfia i panni stesi che in una splendida foto fanno da magica quinta agli antichi borghi in cima ai colli. Una natura che si fa poi delicata e rarefatta come in una stampa giapponese nella serie dei piccoli alberi e in quella di «Un altro mondo» dove nere silhouettes femminili si intersecano con le umili ombrellifere che crescono nei prati.
Realtà evidente eppure così nascosta. «Mi sento come un esploratore che ha scoperto luoghi unici e meravigliosi - dichiara Lorenzo Cicconi Massi -.

Uno che parte ogni volta entusiasta di fare solo un lungo viaggio intorno a casa».
LA MOSTRA
«Viaggio intorno a casa», Milano, Forma, piazza Tito Lucrezio Caro 1. Fino al 25 novembre. Orari: 10-20, giovedì 10-22, lunedì chiuso.

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