Cronaca locale

Perde un occhio dopo l'operazione allo zigomo, medici e infermieri a processo

La paziente, una donna di 44 anni, era stata ricoverata al San Paolo la notte di capodanno di 5 anni fa per una frattura all'osso della faccia. L'accusa: «I dottori agirono con negligenza»

L'operazione non sembrava particolarmente complessa. Per la paziente, però, si è strasformata in un incubo. E ora, una storia di presunta malasanità, diventa è anche un caso giudiziaria. Due medici e quattro infermieri, infatti, sono stati rinviati a giudizio in relazione alla vicenda di una donna che il 31 dicembre 2005 è stata ricoverata all'ospedale San Paolo, dove ha subito un'operazione per la frattura di uno zigomo che l'avrebbe resa cieca da un occhio. La paziente, 44 anni, si era presentata in ospedale la notte del 31 dicembre 2005 e, dopo le prime visite, era stata portata in sala operatoria per l'intervento chirurgico. La mattina dopo i medici si erano accorti che l'operazione le aveva causato la perdita della vista da un occhio. Occhio che non erano riusciti a salvare nemmeno con un'operazione successiva, svolta la mattina di Capodanno. Secondo l'accusa, gli imputati avrebbero agito con negligenza. In particolare, i medici non avrebbero eseguito un monitoraggio costante sull'occhio, ogni ora, come previsto dai protocolli in caso di interventi nella zona orbitale; mentre gli infermieri avrebbero erroneamente bendato l'occhio, ritardando da parte della paziente la percezione del fatto che stava perdendo la vista. Secondo l'accusa, sull'accaduto potrebbe avere influito anche il fatto che la donna era stata operata a Capodanno, quando diversi medici specializzati del reparto erano assenti. I medici imputati rispondono però non solo di lesioni colpose, ma anche di falso perché nella cartella clinica compilata la mattina dopo l'operazione hanno che la pazoente non aveva problemi alla vista. Il rinvio a giudizio è stato disposto dal gup Franco Cantù Rajnoldi, su richiesta del pm Francesca Celle.

Il processo comincerà il 20 settembre davanti alla seconda sezione penale.

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