Carissimo Direttore, circa i continui insuccessi del Genoa, secondo Lei le colpe sono tutti da attribuire ai tecnici-allenatori. E rimpiange la presenza del trainer Ballardini. Non sono daccordo. I tecnici potranno essere più o meno validi ma che «materiale» hanno a disposizione? Sono anni che si insiste sullattacco a due. Può essere schema valido ma devono esistere determinate condizioni. Innanzitutto i «due» devono essere, veramente due di pari validità. Due Palacio, per intenderci. Poi ci vuole un terzo della mediana che li supporti per la mediana stessa deve sostenere gli attacchi.
Il Genoa, da anni, gioca con una «punta» e mezza dato che al bravissimo Palacio si affiancano delle mediocrità. Non ci sono riserve valide per questo ruolo. Ma la «mediana» è piuttosto evanescente. Dopo la partenza di Criscito vi si avvicendano, mai nello stesso ruolo i tanti stranieri dai nomi difficili, mai, danno affidamento di poter diventare «titolari» di un ruolo fisso. Il più valido è Veloso, ma ci ha messo un anno per «uscire fuori». La difesa è un colabrodo. Vi sono solo transitati campioni subito dirottati altrove: Ferrari, Bocchetti, Ranocchia... E, a gennaio, anziché portare qualche difensore valido, è stato ceduto anche Dainelli. Le «toppe» apportate col mercato di gennaio, sono risultate di assai scarso valore. È arrivato Gilardino ma non poteva bastare.
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