Pericu in campo: secondo stadio e partite di domenica

Pericu in campo: secondo stadio e partite di domenica

Il sindaco Giuseppe Pericu si prepara alla sfida di questa mattina con la Lega sulla serie B al sabato o alla domenica, e soprattutto benedice la realizzazione di un secondo stadio in città. Due battaglie che lo stesso Pericu annuncia di non portare avanti in prima persona. E se per cercare di scongiurare in extremis la concomitanza tra le partite di calcio al Ferraris e il mercato rionale di Marassi volerà a Roma l’assessore allo Sport Giorgio Guerello, a proposito del nuovo stadio è lo stesso Pericu a precisare che il suo è soltanto un augurio, che ogni mossa dovrà farla il suo successore a Palazzo Tursi.
Il sindaco premette che quella che esprime è soltanto un’opinione «totalmente personale», che nei suoi ultimi mesi di mandato non c’è spazio per un progetto del genere. Ma poi si sofferma sui motivi per i quali l’idea di un nuovo stadio in città debba essere preso in serie considerazione dal suo successore. «Ritengo - spiega Pericu - che una città come Genova potrebbe avere bisogno di due stadi. Ci troviamo frequentemente nella necessità di non poter ospitare eventi perché lo stadio è uno solo. Le finanze attuali non consentono in questo momento di poter affrontare una spesa pubblica in questa direzione ma, se ci sono proposte private interessanti o finanziamenti statali, io non escluderei di prendere in considerazione un’iniziativa di questo tipo». Il riferimento, neppure troppo velato è ai possibili contributi che arriverebbero nel caso di affidamento all’Italia dell’organizzazione dei campionati europei del 2012.
A scadenza decisamente più ravvicinata è invece la questione del campionato di serie B. Genova, non è un mistero, è tra le città che guidano la «rivolta» contro la decisione di giocare il sabato pomeriggio. E infatti il sindaco lo ribadisce: «La nostra posizione è che bisogna giocare la domenica e non il sabato». Questa è anche la posizione che verrà sostenuta oggi a Roma, nel corso dell’incontro delle città le cui squadre militano in serie B e il presidente della Lega calcio Antonio Matarrese. Pericu è però molto realista. «Non si può - ha aggiunto - fare la guerra con i mulini a vento, nel senso che se restassimo isolati su questa posizione non otterremmo nessun risultato. Bisogna vedere se gli altri colleghi sindaci ci seguono e con quale intensità in questa direzione».
Comunque all’incontro di domani, alle 10 all'Hotel Roma Airport di Fiumicino, il Comune di Genova sarà rappresentato dall’assessore allo sport Giorgio Guerello: «Ci sarà un confronto in cui noi esporremmo questa nostra tesi - ha affermato Pericu -. Però riteniamo molto importante che ci sia una unità nelle posizioni delle città che debbono ospitare queste partite, in modo sufficientemente definito».
Il primo cittadino di Genova ha poi detto di aspettarsi, dopo «calciopoli», una profonda riforma del settore. Su questo punto c’è da registrare anche l’intervento del senatore di Forza Italia Antonio Gentile, che però urla tutta la sua rabbia contro il possibile accordo tra Juventus e Figc.

Il senatore sostiene di aver «sperato di avere sbagliato nel leggere parole gravissime e sconcertanti di trattative fra chi deve giudicare ed il giudicato: lo scorso anno la Figc non trattò nulla con il Genoa, ma inflisse tre punti ulteriori di penalizzazione dopo il ricorso alla giustizia ordinaria».

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