Chi legge questo Giornale e queste pagine in particolare, sa che non lesiniamo mai critiche. Al centrosinistra, come al centrodestra, quando le merita. E sa che il nostro obiettivo privilegiato è la giunta comunale. Che, dal canto suo, non si fa mancare veramente niente per farsi criticare. E ha raggiunto probabilmente il punto più basso di un mandato fatto di punti bassi con latteggiamento sul caso Quattrocchi.
Sarà forse per questo vizio di criticarli che al «Forum sulla comunicazione» che il Comune di Genova organizza per la prossima settimana, il Giornale non è stato nemmeno invitato a parlare. Ovviamente, cè il Secolo; ovviamente cè La Repubblica-Il Lavoro e ci sono, ma solo a titolo personale o per le cariche nellOrdine dei giornalisti, i cronisti del Corriere mercantile. Ma non il loro direttore, lottimo Mimmo Angeli. Evidentemente, sono un po cattivi anche loro. Chi, invece, non ha proprio diritto di parola nella comunicazione secondo Tursi, siamo solo noi del Giornale di Genova e della Liguria.
Oddio, non che ci dispiaccia. Anzi, personalmente, mi pare una medaglia sulla serietà del lavoro che portiamo avanti. Lunica cosa che mi spiace è che questa esclusione testimonia in qualche modo di un Comune di parte, che non tiene conto di una realtà così rappresentativa della città, in costante crescita di diffusione e di peso. Quello che non capiscono, soprattutto, è che quello del Giornale - e del Giornale di Genova e della Liguria in particolare - non è un gruppo di lettori, più o meno casuali. Ma è un popolo. E non considerare un popolo è diverso (e molto più grave) di non considerare un gruppo di lettori, per quanto grande possa essere.
Fatti loro. Noi, che cerchiamo di essere sempre intellettualmente onesti e li elogiamo lo stesso quando meritano di essere elogiati. E questa settimana lo meritano perchè, sia pure con un anno e mezzo di ritardo rispetto alla nostra denuncia, hanno mantenuto la promessa di chiudere di notte i giardini di via Fabrizi, fra Quarto e Quinto. Oddio, non è che il Comune abbia meriti particolari, visto che la chiusura sarà gestita da un gruppo di cittadini volontari che presteranno la loro opera a titolo gratuito.
Ma - complice linsistenza della nostra brava Erika Falone, che abbiamo piazzato come un rottweiler attaccata alle cosce dellassessore al Verde Luca Dallorto - comunque siamo riusciti a vincere la battaglia dei cancelli chiusi, condotta come sempre in splendida solitudine.
E, se Genova migliora, grazie anche al nostro intervento, sapete che siamo i primi ad essere felici di fare i complimenti a Pericu e ai suoi. Pronti a combattere (e a vincere, si spera) altre battaglie. Perchè questo, anche questo, è lo scopo di un giornale. E, soprattutto, di questo Giornale.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.