
Alessandro Giungi, consigliere comunale Pd dal 2013, il caso dei bambini rom di via Selvanesco che hanno investito e ucciso una donna con un'auto rubata, l'inseguimento al Gratosoglio finito con aggressione ai carabinieri, l'omicidio al Corvetto: episodi molto diversi che mettono in luce lo stato di abbandono delle periferie.
"Penso che il periodo estivo sia il peggiore che si possa immaginare se si abita in contesti che hanno delle problematicità perché i servizi, non solo quelli del Comune ma anche dell'Ats diminuiscono e c'è una solitudine importante".
L'episodio della donna che uccide il marito allettato al Corvetto mette in luce il dramma del senso di abbandono. Lo stesso che provavano gli amici di Ramy, quando misero a ferro e fuoco il Corvetto denunciando l'assenza di luoghi di aggregazione e addirittura di un campo da calcio. Il sindaco al di là della presa d'atto della situazione, non ha fatto niente in questi sei mesi...
"Approfondirò a settembre il tema del campo di calcio al Corvetto per capire se esista una possibilità effettiva di avere uno spazio. Come presidente della commissione Olimpiadi ho sempre cercato di difendere l'impiantistica sportiva comunale e di implementarla, difendendo l'esperienza di MilanoSport".
Diciamo che la situazione degli impianti sportivi, e in particolare dei centri balneari è indifendibile...
"Noi abbiamo una realtà che altre città ci invidiano faccio l'esempio degli oltre 100 centri sportivi legati prevalentemente al calcio e gestiti da piccole realtà tramite bando. Conosco bene Quarto Oggiaro, dove operano due centri frequentati da un miglaio di ragazzi, in contesti comunque non facili".
Ora che è estate però su 8 centri balneari ne sono aperti tre...
"Contesto da sempre lo strumento del partenariato pubblico-privato come soluzione possibile alla gestione dei centri. Nel mio ordine del giorno approvato a fine luglio, in occasione del bilancio, ho chiesto e ottenuto che il centro sportivo Carraro al Gratosoglio, l'impianto Fatebenesorelle e la piscina Argelati rimangano a gestione pubblica".
Così a fronte di un servizio per molti versi insufficiente MilanoSport ha aumentato le tariffe, lasciando invariati gli abbonamenti che risultano comunque inaccessibili per le famiglie che rimangono in città ad agosto...
"Questo è un altro aspetto su cui bisogna lavorare..."
Il programma "Milano è viva, Estate25" che dovrebbe animare le periferie durante tutta l'estate non prevede quasi nulla ad agosto...
"Sono d'accordo sul fatto che le periferie debbano essere l'ossessione di un'amministrazione di centrosinistra, nel senso di migliorarle, del garantire il più possibile i servizi e nel dare comunque un'attenzione. Come presidente della Commissione Olimpica e Paralimpica, da sempre mi spendo per le palestre scolastiche che sono il luogo dove migliaia di adolescenti fanno sport sia a scuola che nel pomeriggio. Ci sono delle problematicità in questa gestione, ma credo che nel prossimo anno e mezzo e si deve investire molto di più sulle infrastrutture scolastiche, perché sono la vera legacy delle Olimpiadi. Ho visto quanto lo sport aiuti a dare regole, a tenere i ragazzi fuori dalla strada".
Non sempre è una questione di fondi, ma anche di scelte: l'unico grande cantiere aperto in città è per il restyling di piazza Cordusio, 10 milioni di euro di fondi pubblici e privati. Era un'emergenza?
"Il segnale come maggioranza lo stiamo dando con atti specifici, interventi e ordini del giorno, perché tutti credo abbiamo capito cosa c'è da migliorare e su cosa lavorare".
Dopo la tempesta giudiziaria del 16 luglio il sindaco ha fatto una sorta di patto con il PD, che ha chiesto una "svolta a sinistra" per l'azione di governo, con punti ben precisi. Cosa vi aspettate adesso?
"Personalmente mi aspetto che non venga approvata la delibera sulla vendita di San Siro perchè non vedo l'interesse pubblico, ma anzi vedo tutte le problematicità ambientali, legate anche ad avere lì un San Siro rifunzionalizzato che nessuno sa esattamente cosa vuol dire, e a fianco del nuovo stadio. Questo a fronte del fatto che San Siro ha la media spettatori più alta d'Europa, e ospiterà l'inaugurazione delle Olimpiadi rispettando quindi parametri altissimi".
Sul campo rom?
"Sul campo rom devo dire che giuridicamente c'è il problema che l'area è privata e che c'è un grande via vai di persone, rimane il fatto che dobbiamo intervenire sul tema dei minori. A Milano nessun ragazzino o ragazzina può non andare a scuola".
Se non fosse successo questo episodio probabilmente la situazione in via Selvanesco sarebbe rimasta così per altri dieci anni.
"Non voglio fare lo scaricabarile però non si può accusare solo il Comune di Milano, se c'è un tema di ordine pubblico.
Detto ciò noi dobbiamo fare di tutto per evitare che ci siano dei ragazzini che non vanno a scuola. Non è buonismo, anzi, è proprio una condizione di legalità e socialità. Se togli la scuola a un bambino gli togli il futuro".