«Un cambio di passo». Lo hanno chiesto con lettere ed e-mail i cittadini, lo ha garantito ieri il sindaco Letizia Moratti che sul piatto ha messo 7,8 milioni di euro. Via a un piano di pulizie straordinarie in periferia che inizierà subito e andrà a pieno regime entro tre mesi. Era «un salto di qualità a cui ci preparavamo da tempo e abbiamo mantenuto limpegno» spiega. Amsa ha segnato su una mappa i 28 quartieri periferici o semi-centrali - da Baggio a Mecenate, Gratosoglio, Famagosta, Muggiano, Lorenteggio, Bovisa, Padova - che lamentavano situazioni di particolare degrado. E ha predisposto cinquantasei spazzini che lavoreranno in coordinamento con le «squadre di quartiere», per diventare anche dei punti di riferimento per i residenti. Passerà inoltre da sei a sette giorni su sette lo svuotamento dei cestini e cestoni, specie a fronte di un malcostume che negli ultimi cinque anni è andato peggiorando. Quello di gettare i sacchi della spazzatura nei cestini pubblici invece che in quelli condominiali. Basta dire che nel 2005 gli spazzini raccoglievano per strada 29mila tonnellate di rifiuti e lanno scorso sono salite ad oltre 42mila. Lazienda ha 28 accertatori che danno la caccia a vandali di vario tipo, chi intasa i cestini, non raccoglie le deiezioni canine, sporca con i graffiti muri e beni pubblici, ma nel 2009 è riuscita a dare solo 2mila multe - 60mila invece quelle per il mancato rispetto della raccolta differenziata nei condomini - e il presidente Sergio Galimberti ammette: «Servono più uomini. Ma al Comune chiedo anche di valutare un aumento delle sanzioni (che oggi arrivano fino a 450 euro) per non vanificare il potenziamento dei servizi e non scoraggiare chi si comporta in modo virtuoso».
Il piano straordinario interesserà circa 456mila abitanti e il 35,4 per cento del territorio. Aumenteranno le frequenze dei passaggi e saranno piazzati nuovi cestini. Lobiettivo, con lo spazzino di via, è che «per ogni operatore dedicato dallazienda a una zona ce ne possa essere un altro adottato da cittadini, privati e imprese». Ogni sponsor insomma è benvenuto da Amsa. Come è già successo in via Padova, dove una banca ha scelto di finanziare il servizio. Il rafforzamento delle pulizie comunque ha già un effetto anti-crisi: «Verranno assunte 100 persone» anticipa il sindaco.
Nei ventotto quartieri coinvolti si passerà gradualmente dal sistema di spazzamento delle strade classico al lavaggio globale, quello che evita ai residenti il fastidio di spostare lauto di notte. «Non si tratta di un intervento spot o sperimentale - precisa lassessore allAmbiente Paolo Massari -, è un programma strategico e a novembre faremo una verifica sui risultati per capire se andrà ulteriormente rafforzato».
Critico Carlo Fidanza, consigliere comunale e europarlamentare del Pdl: «Il piano straordinario di Amsa è un primo passo apprezzabile, ma non dobbiamo accontentarci e dobbiamo lavorare su misure strutturali di cui la città ha bisogno, come lestensione dello spazzamento globale in tutte le strade e la modifica dellorario di ritiro della spazzatura per le villette mono e bifamiliari». Largomento sarà sollevato «il 3 maggio al vertice tra sindaco e maggioranza». Ma con il consigliere del Pdl Marco Osnato spera anche «che ci sia modo di approfondire anche il tema della governance di Amsa.
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