La perizia dà ragione al Genoa: sentenza a rischio di sequestro

Diego Pistacchi

Secretata ma chiara. La perizia dei tecnici informatici sulla sentenza che spedì il Genoa in serie C non ha più segreti. E conferma le accuse di Enrico Preziosi: tutto era già stato scritto prima ancora di iniziare il processo. Almeno quello di appello, anche se pure sulle decisioni della Commissione Disciplinare non mancano i gialli. Il procuratore capo Francesco Lalla ora sa che l’accusa di falso in atto pubblico non è più solo un’ipotesi investigativa. E infatti il magistrato ha deciso di andare avanti, di «completare l’attività istruttoria».
A cosa si può arrivare? A «conseguenze insperate all’inizio della vicenda», scrive l’avvocato Maurizio Mascia, legale di Preziosi, in un abbottonatissimo comunicato che spiega perché non si può ancora pubblicare il testo della perizia. Parole di ottimismo dettate evidentemente dalla conoscenza del testo finalmente depositato in procura, e tenuto nascosto persino allo stesso Preziosi. Il maxi risarcimento sarebbe il primo e più logico obiettivo del presidente rossoblù.

Che però ha un’altra idea in testa, quella che più solletica i tifosi rossoblù, quella di portare la questione sul tavolo del nuovo commissario straordinario della Federcalcio, Guido Rossi, che si trova a gestore una situazione esplosiva, ma deve anche pensare a sostituire in serie A le squadre eventualmente (...)
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