Politica

Perpetua gelosa incendia la casa del prete

Mariateresa Conti

da Messina

Prima lo ha minacciato con un machete. Poi, tanto per fargli capire che non scherzava, ha dato fuoco ad alcuni elettrodomestici, quelli che a suo dire avrebbe acquistato lei durante i quattro anni di convivenza. La fine rocambolesca di una storia d'amore? Non esattamente. Già, perché i protagonisti di questa vicenda non sono due innamorati qualunque ma un parroco di 70 anni e la sua perpetua, una ex suora brasiliana di 39 anni che il sacerdote ha licenziato e che per questo ha deciso di vendicarsi in maniera feroce, minacciando il suo ex datore di lavoro e appiccando il fuoco alla sua abitazione.
Arriva dalla provincia di Messina questa storia boccaccesca dai contorni ancora tutti da chiarire. Da un lato Silvia Gomes De Sousa, la ex suora a dir poco «focosa»: la donna - che è a sua volta sposata con un italiano - è stata arrestata dai carabinieri con l'accusa di incendio doloso e detenzione di arma bianca, ma il giudice, pur convalidando l'arresto, l'ha rimessa in libertà, comminandole solo l'obbligo di firma, tre volte la settimana, nella stazione dei carabinieri di Roccalumera; è proprio lei a raccontare che la sua reazione è stata innescata non dal licenziamento, ma dal tradimento, visto che a suo dire avrebbe sorpreso il prete con un'altra donna. Dal canto suo il sacerdote, don Carmelo Mantarro, 70 anni, parroco di Santa Teresa Riva e di Allure, una piccola frazione di Roccalumera, tace su tutta la linea. Il tentato incendio dell'abitazione del prete - senza conseguenze, fortunatamente, per il pronto intervento dei vigili del fuoco - è avvenuto invece a Nizza di Sicilia.
I carabinieri stanno cercando di chiarire i contorni di questa storia. Ma un dato, a loro parere, è certo: tra il sacerdote e la perpetua i rapporti - quale che sia davvero il motivo - erano tesi da tempo, come prova una fitta corrispondenza posta adesso sotto sequestro. Una corrispondenza pesante. Una delle lettere, prodotta dalla donna, sarebbe una missiva amorosa scritta dal sacerdote quando i loro rapporti erano ancora «affettuosi». Altre lettere, scritte invece dalla Gomes, rivelerebbero che il sacerdote la minacciava perché si mettesse da parte. La stessa donna ha affermato che, nel corso della relazione con il sacerdote, sarebbe stata costretta ad abortire per ben due volte. Insomma, una storiaccia, su cui i militari stanno adesso cercando di fare luce.
«Galeotto», alcuni anni fa, fu un anziano non autosufficiente di Roccalumera. Silvia Gomez, lasciato il velo, lavorava presso di lui come badante. E in casa sua avrebbe conosciuto il prete, che confessava l'uomo e gli portava la comunione. Di qui sarebbe nato il rapporto di lavoro, l'assunzione come perpetua. Ma anche, a poco a poco, la relazione amorosa. Una relazione diventata un inferno. Qualche giorno fa il licenziamento, la perdita di quei 700 euro mensili che il sacerdote le dava. Silvia Gomez si è presentata come una furia in casa di don Mantarro.

Lo ha minacciato con un grosso coltello e quindi, «armata» di un accendino, ha dato fuoco agli elettrodomestici.

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