Perquisita anche la sede del Cnag

Enrico Lagattolla

da Milano

L’inchiesta della Procura di Milano su dossier illegali e spionaggio che chiama in causa in primo luogo Giuliano Tavaroli (ex capo della security di Pirelli-Telecom) ed Emanuele Cipriani (investigatore privato, titolare dell’agenzia «Polis d’Istinto») arriva alle stanze del Cnag, il Centro che - fino a poco tempo fa - si occupava di intercettazioni e tabulati telefonici per conto dell’Autorità giudiziaria, attività ora passata nelle mani dell’ufficio legale Telecom. Venerdì 29 settembre, infatti, i magistrati hanno disposto la perquisizione degli uffici milanesi che fanno capo ad Andrea Galletta, ex carabiniere, ora responsabile per la gestione e il coordinamento operativo delle attività per l’Autorità giudiziaria su rete fissa e mobile della compagnia telefonica.
Documentazione cartacea e informatica al vaglio dei magistrati, che dovranno verificare eventuali anomalie o infrazioni delle procedure di sicurezza in uno dei più delicati snodi del sistema. E accertare, ad esempio, se ci siano state violazioni attraverso uno di quei software «che - come spiegava Fabio Ghioni ai magistrati lo scorso 9 luglio - con un certo tipo di utenza permette di acquisire tabulati senza inserire il numero di decreto dell’autorità giudiziaria».

Ipotesi, questa, che potrebbe aprire un nuovo scenario - ancora tutto a venire - nell’inchiesta milanese. Non più solo dossier confezionati su personaggi della politica, della finanza e dello sport, ma vere e proprie intrusioni nell’attività della magistratura.

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