Perseguita l’impiegata per avere il cambio di residenza

Perseguitava telefonicamente, minacciandole di morte, una dipendente comunale spezzina e sua figlia perché era convinto che le lungaggini per una richiesta di residenza fossero da ascrivere all’impiegata: un panettiere di 42 anni è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di stalking. L’uomo molestava la sua vittima con numerose chiamate nel cuore della notte. E proprio ieri mattina poco dopo le cinque, al termine di un pedinamento, il panettiere è stato sorpreso in flagranza, mentre da una cabina telefonica chiamava la sua vittima. L’arresto è avvenuto a Riccò del Golfo ad opera dei militari. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la fissazione nei confronti della dipendente comunale di 56 anni, era nata in seguito ad alcune lungaggini per una richiesta di residenza.

La donna infatti è un’addetta al servizio anagrafe di un Comune della Val di Vara. Ai carabinieri ha riferito di essere stata costretta a cambiare le proprie abitudini, ad assumere ansiolitici e ad assentarsi dal lavoro.

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