La "Signora in giallo" che veniva da Broadway: il talento senza età di Angela Lansbury

Il 16 ottobre 1925 a Londra nasceva l'attrice che ha dato il volto al personaggio di Jessica Fletcher nella serie tv

La "Signora in giallo" che veniva da Broadway: il talento senza età di Angela Lansbury
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Quando nel 1984 Angela Lansbury varcò la soglia di Cabot Cove nei panni di Jessica Fletcher, non stava solo inaugurando una serie televisiva destinata a diventare culto: stava dando vita a un mito. Per anni, il confine tra l'attrice e la scrittrice-detective si è fatto sempre più sottile, fino a scomparire del tutto. Ma dietro quella signora dal sorriso gentile e dalla mente acuta, che oggi avrebbe compiuto 100 anni, c'era un'attrice dallo straordinario talento, capace di passare dai misteri televisivi ai fasti di Broadway, vincendo Tony Awards e Golden Globe per le sue interpretazioni memorabili in "Il ritratto di Dorian Gray", "Va' e uccidi" e una lunga scia di musical che hanno fatto la storia del teatro americano.

Il successo sin da giovane

Angela Lansbury conquistò Hollywood fin dagli esordi sul grande schermo. Nel 1944, a soli 19 anni, incantò pubblico e critica in "Angoscia", recitando al fianco di Charles Boyer e Ingrid Bergman e il ruolo della giovane cameriera Nancy le valse una candidatura all'Oscar. L'anno successivo, a 20 anni, arrivò la seconda nomination per "Il ritratto di Dorian Gray", dove diede volto e voce alla fragile Sybil Vane, personaggio tragico che le regalò non l'Academy ma bensì il suo primo Golden Globe. Da quel momento la sua carriera spiccò il volo e Angela Lansbury si mosse con naturalezza tra generi differenti: dal dramma ne "Il disonesto" (1947) al musical western de "Le ragazze di Harvey" (1946), dal kolossal biblico "Sansone e Dalila" (1949) alla magia disneyana di "Pomi d'ottone e manici di scopa" (1971). Una filmografia variegata che racconta la sua straordinaria versatilità e la capacità di attraversare tre decenni di cinema reinventandosi ogni volta, senza mai perdere il suo inconfondibile carisma britannico.

La Signora in giallo

Il destino di Angela Lansbury si intrecciò con il mistero ben prima che nascesse il personaggio di Jessica Fletcher. Nel 1980, dopo aver interpretato Miss Marple in "Assassinio allo specchio" - erede cinematografica dei gialli di Agatha Christie - e dopo aver recitato in "Assassinio sul Nilo" (1978), le si spalancarono le porte della televisione grazie al personaggio della scrittrice-detective di "La signora in giallo (Murder, She Wrote)". Dal 1984 al 1996, e poi nei film per la televisione fino al 2003, la sua Jessica Fletcher conquistò un pubblico con il perfetto equilibrio tra acume e ironia, trasformandosi in un'icona della cultura pop. La serie è diventata uno dei titoli più longevi della prima serata americana e consacrò la Lansbury come l'attrice televisiva più pagata al mondo con 18 candidature agli Emmy Award (senza mai vincere), 4 Golden Globe, un People’s Choice Award e persino un Telegatto.

L'incontro con la regina Elisabetta

Nella sua lunga carriera, costellata di premi e riconoscimenti, Angela Lansbury ricevette anche un'onorificenza: nel 2014, infatti, fu insignita del titolo di Dame Commander of the British Empire, una delle più alte onorificenze britanniche. Il 15 aprile di quell’anno, nella cornice solenne del Castello di Windsor, fu la regina Elisabetta II in persona a consegnarle la medaglia di Dama della Regina per i suoi meriti artistici e benefici. Con quella investitura, la protagonista de La signora in giallo entrò nel ristretto club di icone britanniche (come Judi Dench, Maggie Smith, Helen Mirren ed Elizabeth Taylor) con tale riconoscimento.

All'epoca Lansbury aveva 88 anni, uno più della sovrana, e commentò con la consueta eleganza: “Sono davvero orgogliosa per questo premio ricevuto dal paese in cui sono nata; incontrare la regina per un riconoscimento come questo è un’occasione rara e bella.”

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