Chiara Biasi e il danno dei filler volumizzanti: "Non fateli, io provo a rimuoverli da 6 anni"

L’influencer racconta il percorso di rimozione dell’acido ialuronico dopo anni di punturine: “Mi ero trasformata, non mi riconoscevo più. Serve informazione, non è così semplice tornare indietro”

Foto Social
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Chiara Biasi ha deciso di raccontare pubblicamente il lungo e doloroso percorso che l’ha portata alla rimozione dei filler al viso, tramite un’intervista nel podcast Heroes e una serie di video su Instagram. L’influencer friulana, 32 anni, ha ammesso di aver fatto uso per anni di acido ialuronico, finché non si è resa conto che il suo volto stava cambiando radicalmente.

È un processo lungo. Ti gonfi e sembri un mostro, ma volevo tornare me stessa”, ha dichiarato nel podcast. Ha scelto di sottoporsi a una serie di trattamenti con ialuronidasi, un enzima capace di sciogliere l’acido ialuronico. Ma il processo non è stato né rapido né indolore. “La puntura ti deforma, ti gonfi in maniera spropositata. Ero deturpata, sono stata chiusa in casa, ho perso compleanni di amici perché non potevo uscire. Ho preso cortisone, ho sofferto tantissimo”.

“L’acido ialuronico non sparisce: si incapsula e si indurisce”

Contrariamente a quanto spesso si dice, Chiara smentisce che l’acido ialuronico si riassorba facilmente nel tempo: “Non è vero che scompare. Si incapsula, si stratifica, si indurisce. Nel mio caso era sedimentato in vari punti del viso. Solo grazie all’ecografia e alla guida di un medico esperto sono riuscita a rimuoverlo con precisione”.

Il medico che l’ha seguita è il dottor Carlo Borriello, chirurgo maxillo-facciale, che ha spiegato: “Attraverso l’ecografia possiamo visualizzare con estrema precisione la posizione del filler e scioglierlo con la ialuronidasi, minimizzando i rischi”.

Il lungo percorso

Il percorso di rimozione è cominciato nel 2019, ma ha subito un’accelerazione durante e dopo il lockdown: “Tutto è iniziato dopo una vacanza. Guardandomi, capii che stavo modificando i miei connotati naturali. Volevo rivedermi come quando ero bambina. Oggi sono in pace, ho il mio viso. Sti cavoli le rughe o le labbra imperfette”.

Chiara racconta anche l’effetto devastante che un’infezione virale ha avuto su un volto già alterato dai filler: “Nel 2020 ho avuto uno stato influenzale con mononucleosi. Mi sono gonfiata in modo assurdo. Ho fatto ricerche e ho scoperto che lo stress ossidativo e le infiammazioni amplificano l’effetto del filler. Da lì ho deciso: basta”.

Il pentimento

Nel podcast e sui social, Chiara Biasi ha fatto anche mea culpa sul suo rapporto passato con la chirurgia estetica: “A 20 anni mi sono rifatta il seno dopo una cura a base di cortisone. Tornassi indietro non lo farei. Anche il naso: ho problemi respiratori dalla nascita, ho rifatto il setto e chiesto di limarlo. Un’altra cavolata”.

Ma è stato l’abuso di filler a cambiare più di tutto il suo volto: “In un periodo di forte insicurezza ho esagerato. Mi facevo punturine a caso, il viso era diventato quadrato, avevo un mandibolone. Non ero più io”.

Il messaggio importante

Con il suo racconto, Chiara vuole lanciare un messaggio alle ragazze più giovani e a chi si avvicina alla medicina estetica con leggerezza: “Ci sono tanti contro di cui nessuno ti parla. Informatevi. Tornare indietro non è così semplice come dicono. Io ci ho messo sei anni, speso tantissimo, e ho patito l’inferno”.

Una tendenza in crescita

Chiara Biasi non è la sola a essersi pentita dei filler.

Tra le celebrità che hanno scelto di tornare a un look più naturale dissolvendo l’acido ialuronico ci sono Yolanda Hadid, mamma di Gigi e Bella, e le attrici Courteney Cox e Melanie Griffith. Oggi molte preferiscono trattamenti meno invasivi come laser, radiofrequenza e skincare filler-like senza aghi.

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