Chiara Ferragni, altra batosta per l'influencer: 123 mila euro per pubblicità occulta, ma dovrà pagarli la RAI

Nuovi guai giudiziari per Chiara Ferragni, ma stavolta a pagare sarà l'emittente televisiva che l'ha voluta come ospite

Chiara Ferragni, altra batosta per l'influencer: 123 mila euro per pubblicità occulta, ma dovrà pagarli la RAI
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Ancora problemi in vista per Chiara Ferragni, la cui reputazione online continua a crollare. Stavolta al centro dello scandalo ci sarebbe il Festival di Sanremo del 2023, in cui l'imprenditrice digitale e influencer è stata presentatrice in due serate al fianco di Amadeus. L'accusa, dopo una denuncia presentata regolarmente dal Codacons, è quella di aver fatto pubblicità occulta a Instagram. Come è noto, infatti, durante la kermesse sanremese, Chiara Ferragni, dopo essersi fatta un selfie col conduttore e con Gianni Morandi, spinse proprio Amadeus ad aprire un profilo Instagram, mostrando sia la trafila che l'account stesso in diretta televisiva, portando a quella che è stata definita, appunto, pubblicità occulta per la nota piattaforma social. Per questo, come si legge su Open, il Consiglio di Stato ha confermato la multa di 123.498 euro inflitta da Agcom e che dovrà essere pagata dalla Rai.

Secondo i giudici di Palazzo Spada che hanno confermato la sanzione, la Rai è responsabile perché "non poteva ragionalmente trascurare che il continuo rifermento ad un determinato social network si sarebbe risolto nella promozione dello stesso (come di fatto accaduto)" Nella sentenza, inoltre, si legge che proprio perché erano evidenti i continui rimandi alla piattaforma social - dove Chiara Ferragni aveva un account di circa 29 milioni di follower - c'era la "necessità di conformare i messaggi - oggettivamente promozionali - alla disciplina di settore, atta a rendere edotto lo spettatore del contenuto promozionale." In poche parole, dunque, la Rai non poteva non sapere che quella messa in atto da Chiara Ferragni era una forma di pubblicità e, proprio per questo, avrebbe dovuto informare lo spettatore che quello che stava guardando era un contenuto pubblicitario e che, come tale, andava segnalato.

Dopo la denuncia del Codacons, ci furono due sanzioni: una di 175.143 euro e una di 123.498 euro. Fu il Tar del Lazio a cancellare la prima e a lasciare in atto la seconda, che portò all'appello, da parte dell'emittente televisiva, al Consiglio di Stato che ha finito però col confermare la decisione del Tar. È stata dunque confermata la natura di "comunicazione commerciale audiovisiva occulta", nonostante, come sottolineato, "non vi sia la prova di un rapporto di committenza tra il beneficiario della comunicazione commerciale e la Rai". Il punto, inoltre, è che proprio l'intercessione della Ferragni e della sua pubblicità a Instagram abbia portato a un accrescimento degli spettatori della kermesse canora, portando a non pochi benefici sia all'azienda pubblica sia alla concessionaria Rai Pubblicità. A beneficiare di tutto ciò sarebbe stato lo stesso Instagram, piattaforma che appartiene al regno di Meta, di cui fa parte anche Facebook, che ha potuto beneficiare della presenza in diretta internazionale durante uno degli eventi più importanti della televisione italiana. A riprova del carattere commerciale dell'intera operazione è stata portata anche la scelta di far condurre il Festival di Sanremo a un personaggio pubblico - Chiara Ferragni - che di base può essere equiparata a una testimonial della stessa piattaforma.

La multa per la pubblicità occulta è dunque l'ennesimo tassello nella storia digitale di Chiara Ferragni che sembra confermare l'andamento della sua carriera, caratterizzato ormai da un'influencer che boicotta se stessa.

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