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Ecco le dieci curiosità (e non solo) su "Una poltrona per due"

Tante le curiosità legate alla pellicola diretta da John Landis. In Italia, nel corso degli anni, "Una poltrona per due" è divenuto uno dei film di Natale più attesi. Ecco perché

Ecco le dieci curiosità (e non solo) su "Una poltrona per due"
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Può un film che non è in alcun modo legato al Natale divenire un appuntamento irrinunciabile delle feste? Può sembrare strano ma la risposta è un forte e deciso sì. La pellicola di cui stiamo parlando è "Una poltrona per due", lungometraggio del 1983 diretto dal regista John Landis che ha come protagonisti, solo per citarne alcuni, Eddie Murphy, Dan Aykroyd e Jamie Lee Curtis.

Un film divertente e piacevole che ancora oggi, a tanti anni dalla sua prima visione, riesce a intrattenere un pubblico vasto e vario. Non racconteremo la trama nei dettagli visto che molti la conoscono. Basti dire che la storia si sviluppa intorno alla decisione di due potenti e avari magnati della finanza di sostituire il loro giovane e preparato manager con un vagabondo. Il tutto per una semplice scommessa di un dollaro. Poco importa se per divertirsi i due ricchi signori sconvolgono la vita di quello che era sempre stato un affidabile lavoratore e trattano il senzatetto come un oggetto di cui disfarsi una volta raggiunto l’obiettivo.

Come si può vedere, del dolce e rassicurante spirito di Natale vi è praticamente nulla. Anzi, è vero l’esatto contrario. Ma anche i più appassionati forse non conoscono alcune curiosità del film. Eccone alcune, citate dal sito Cineblog.it, tra le più interessanti.

Il titolo

Inzialmente il titolo assegnato al film era "Black and White", cioè "Bianco e nero". Successivamente si scelse "Trading Places" (in italiano "Posti scambiati”). Nel nostro Paese, infine, il film fu ribattezzato come tutti sappiamo: "Una poltrona per due".

I protagonisti

Per il lungometraggio si era pensato a Richard Pryor e Gene Wilder, visto il successo delle loro precedenti collaborazioni. Il primo, però, dovette rinunciare alla parte.

A quel punto gli sceneggiatori presero in considerazione Eddie Murphy. Quest’ultimo, poi, spinse affinché la parte di Winthorpe fosse assegnata a un altro attore invece che a Wilder. Il motivo era semplice: Murphy non voleva essere considerato il rimpiazzo di Pryor. La scelta cadde, così, su Aykroyd. Il resto è storia.

I camei

Nel film ci sono diversi camei. Brevi apparizioni le hanno fatte il cantante e chitarrista Bo Diddley, la sorella di Jamie Lee Curtis, Kelly Curtis (interpretava una donna bionda del country club di nome Muffy) e il comico James Belushi travestito da gorilla.

Il "legame" con "Il principe cerca moglie"

"Una poltrona per due" ha una sorta di legame con la commedia del 1988, sempre diretta da John Landis, "Il principe cerca moglie". In questo film il personaggio interpretato da Eddie Murphy incontra i fratelli Randolph e Mortimer Duke che, questa volta, sono dei senzatetto.

Il numero

I legami tra film diversi continuano. In "Una poltrona per due" il numero della foto segnaletica dato a Louis Winthorpe III quando viene arrestato è 7474505B: la matricola è la stessa assegnata a Jake, il personaggio interpretato da John Belushi in "The Blues Brothers".

La locandina del film mai fatto

Nella camera da letto di Ophelia c’è la locandina del film "See you next Wednesday". Si tratta di un lavoro mai realizzato da Landis. Eppure tale particolare compare anche in altri film dello stesso regista tra cui "Un lupo mannaro americano a Londra", “The Blues Brothers”, "Il principe cerca moglie" e nel video di Michael Jackson "Thriller".

La casa della Curtis

Durante le riprese del film la Curtis ha soggiornato nell’appartamento di Marlene Dietrich a Park Avenue a Manhattan. All’epoca, infatti, era fidanzata con scenografo J. Michael Riva, nipote della diva.

Le location

Il film, riporta Wikipedia, è stato girato tra New York e Filadelfia. L'isola di Saint Croix, nelle Isole Vergini americane, è stata la location della sequenza finale.

Un film natalizio… solo in Italia

Bisogna evidenziare che il film di Landis non è nato per il Natale. Solo in Italia ha assunto questa particolare caratteristica. Ma allora perché il film è diventato un classico delle festività? La risposta è semplice: grazie alla televisione.

Da anni, infatti, il lungometraggio viene mandato in onda durante il periodo delle feste, in particolare il 24 dicembre. E così, con il passare del tempo, il legame tra film e Natale è divenuto quasi indissolubile. Al punto tale che sembra impossibile trascorrere la sera della Vigilia senza sintonizzarsi su Italia 1 per guardarlo. Un "sentimento" che dimostra quanto la tv riesca a creare tradizioni.

Il film in tv

La prima messa in onda di "Una poltrona per due" risale, come ricorda FanPage, al 9 aprile del 1986. In quella occasione il film fu trasmesso da Canale 5. Nel corso del tempo sono state trasmesse numerose repliche. La svolta arriva nel 1996 quando il lungometraggio inizia ad essere inserito stabilmente nella programmazione di dicembre.

La data, però, non era ancora fissa. Il pubblico, nonostante tutto, apprezza. Forse senza saperlo erano state gettate le basi per ammantare di "miticità" il film. L’intuizione geniale la ha nel 2008 Luca Tiraboschi, che per anni ha ricoperto il ruolo di direttore di Italia 1: trasmettere "Una poltrona per due" sempre alla Vigilia di Natale. Una scelta che ha premiato. Da allora il film è divenuto un classico delle feste. Un evento a cui non si può rinunciare e che fa da sottofondo alla serata in famiglia.

Il successo

Sono milioni gli italiani che sentono il bisogno di sintonizzasi su Italia 1 la sera della Vigilia di Natale. I dati auditel dello scorso anno, ad esempio, lo testimoniano. Appassionati che conoscono le battute a memoria o chi lo guarda distrattamente. Poco importa. Quel che conta è un’altra cosa: che le immagini scorrano sullo schermo. Laura Casarotto, direttore Italia 1, in passato ha spiegato che in qualche modo il successo del film possa essere dovuto ad una sorta di effetto psicologico: "Credo che ‘Una Poltrona per Due’ funzioni perché a Natale vogliamo sentirci raccontare sempre la stessa storia: ai bambini si parla di Babbo Natale e anche i più grandi vogliono la loro".

Non si sa se questa riflessione sia giusta. Eppure basterebbe pensare ad una cosa: la messa in onda del lungometraggio funzionerebbe in un'altra data fissa? Trasmettere "Una poltrona per due", ad esempio, ogni 15 agosto avrebbe lo stesso impatto? Forse no. Forse. Perché il successo del film potrebbe essere legato anche ad un altro fattore: quello della tranquillità dell’ambito familiare. A Natale si sta insieme e risulta anche bello guardare qualcosa in tv, seppur non in maniera attenta. In altri giorni dell’anno quell’atmosfera così armonica manca. E "Una poltrona per due", pur restando un piacevole film, potrebbe perdere quei tratti di "miticità" che ha assunto nel corso del tempo.

Conto alla rovescia su Facebook

Ormai ci siamo. Anche quest’anno "Una poltrona per due" verrà trasmesso su Italia 1 alla Vigilia di Natale. A ricordare che l'attesa è quasi finita è "Quanti giorni mancano a 'Una poltrona per due'", pagina Facebook dedicata al conto alla rovescia per la messa in onda del film.

Per il countdown ogni giorno viene pubblicato un meme con un fermo immagine di una scena del film con la scritta "-X (giorni) a ‘Una poltrona per due’". Una pagina semplice ma tanto divertente, punto di riferimento per quanti aspettano con ansia la messa in onda lavoro di Landis, seguita da migliaia di follower che interagiscono con like, commenti e condivisioni anche in periodi decisamente lontani dal Natale.

Ma siamo sicuri che sia solo la voglia di vedere (per l'ennesima volta) il film a scatenare l'attesa in molte persone? Beh, chi scrive ha un pensiero su questo punto. Oltre agli spettatori che veramente vogliono godersi lo spettacolo ci può essere anche chi, senza volerlo dimostrare pubblicamente, conta i giorni che mancano a "Una poltrona per due" perché desidera immergersi nelle atmosfere natalizie e usa la popolare pellicola come scudo. Una scusa, insomma, per evitare di mostrare il proprio lato più tenero.

Sia come sia, l’attesa è quasi finita. Questa sera ci si potrà gustare "Una Poltrona per due" in tv. Un minuto dopo la sua conclusione partirà di nuovo il conto alla rovescia. Emozioni.

E forse, ai più sentimentali, una lacrima bagnerà il viso.

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