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"Emancipazione? Scusa per vendere". Paola Ferrari attacca Elodie in tanga

La giornalista non ha dubbi: "Noi donne dobbiamo dimostrare in altri modi la nostra libertà"

"Emancipazione? Scusa per vendere". Paola Ferrari attacca Elodie in tanga

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Vedere una cantante vestita in abiti succinti e pose sexy che spaccia il suo modo di fare per una battaglia in nome della libertà e dell'emancipazione femminile proprio non va giù a Paola Ferrari, la quale lancia un duro attacco nei confronti di Elodie in diretta televisiva. Una posizione, la sua, già espressa in più di un'occasione, e ribadita una volta in più durante un'intervista concessa a "La Volta Buona", trasmissione in onda sulle frequenze di Rai Uno condotta da Caterina Balivo.

"Non mi può venire a dire che mostrare il suo corpo sia una lotta per l’emancipazione", aveva affondato meno di un anno fa senza troppi giri di parole la Ferrari parlando sempre della cantante romana 34enne."Quella battaglia però la abbiamo fatta negli anni sessanta e settanta, con la minigonna inventata da Mary Quant. Allora il corpo era strumento per la libertà", aveva aggiunto la giornalista.

Al giorno d'oggi è in atto una vera e propria mercificazione del corpo femminile, che viene utilizzato per ottenere le prime pagine dei giornali e per avere una maggiore visibilità in televisione e sul web. "Oggi a mostrarlo si entra nel circolo vizioso dell’oggettivazione, ed è pericoloso", aveva considerato Paola Ferrari. "Avrai in cambio più foto, più titoli di giornale, più pubblicità e più guadagni, legittimo pure questo", aveva aggiunto la conduttrice,"ma non lo si confonda con una battaglia per l’emancipazione. Mi si rivolta lo stomaco, quando sento certi ragionamenti. Pensiamo solo a lavorare e impegnarci, e basta".

L'opinione della giornalista 63enne non è affatto cambiata in quest'ultimo anno, e tale posizione è stata ribadita ancora una volta dopo il tentativo da parte della Balivo di affrontare nuovamente lo spinoso tema.

"Bella, bellissima, quanto è bella!", dice Ferrari di Elodie. Ma ciò non significa che sia anche "bravissima" come sostiene la conduttrice."Oddio, ora non esageriamo", replica la giornalista. "Non è che è Mina o Laura Pausini. È brava ed è bellissima". Sul fatto che la 34enne romana sia trasgressiva come altre icone della musica italiana come Mina o Raffaella Carrà, la posizione è netta: "Ti prego, non mi puoi dire così, perché io soffro. Non mi puoi parlare della grandissima Raffaella e di Mina".

Ma perché tanta acredine nei confronti di Elodie? Il motivo è sempre lo stesso: non si può parlare di lotta per la libertà quando è palese che si tratti di mercificazione del corpo femminile. "Tu non puoi pubblicizzare il tuo disco, o quello che è, mettendoti in un certo modo dicendo che lo fai per essere libera", spiega la 63enne. "Se vuoi svestirti lo fai, sei libera di farlo, che tu sia bella o meno bella, ma usare quella scusa per vendere e dire che lo fai per dimostrare la tua libertà mi fa ridere", affonda. "Noi donne dobbiamo dimostrare la nostra libertà in altri modi. Poi faccia quello che vuole, ma non usi quell’arma perché lo trovo abbastanza…".

La Balivo tenta di stemperare i toni e parla rivolgendosi a Elodie tramite la telecamera: "Non ti preoccupare, la sistemiamo noi Paola, ti difendiamo noi".

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