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"Ha copiato l'attivista palestinese". Da chi ha preso spunto la Ferragni per il suo look

La tuta grigia indossata da Ferragni per il video di scuse dopo il pandoro-gate costa diverse centinaia euro. E ora l'armocromista di Elly Schlein sentenzia: "Mi è sembrata una pantomima"

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Chiara Ferragni è sparita dopo il video in cui, con un maglione grigio e un trucco ad hoc poco scintillante, si scusava per quello che definisce un "errore di comunicazione" nella vicenda dei pandori Balocco. Anche il marito, dopo aver tentato una difesa d'ufficio sgangherata, ha preferito sparire dai radar. È probabile che stiano aspettando il finire della tempesta per tornare a creare contenuti, che per loro significano guadagni. Ma la tempesta che si è abbattuta sull'influencer sembra auto-rigenerante. Dopo i pandori, infatti, è arrivato il momento delle uova di Pasqua, sulle quali si sono puntati i riflettori proprio dopo il video.

Proprio quella breve clip, che da giorni è oggetto di scherno e di risate sui social per il tentativo di Ferragni di apparire morigerata e dispiaciuta, mostrandosi sostanzialmente senza filtri effetto piallante e senza i colori sgargianti e i loghi della sua linea di abbigliamento. Per farlo ha indossato un anonimo capo grigio, probabilmente acquistato per l'occasione, dal costo di circa diverse centinaia euro. "Il grigio enfatizza su di lei il dispiacere", ha spiegato Enrica Chicchio, armocromista di Elly Schlein, sottolineando come, con questo colore, abbia lavorato molto anche sulla comunicazione non verbale. Ma a molti quel video è sembrato quasi un Deja-vu, un ritorno a qualche mese fa, quando a piangere sugli schermi degli smartphone degli italiani, con un capo spalla grigio, era Aboubakar Soumahoro. In un video, l'onorevole del gruppo Misto, all'epoca ancora aderente al gruppo Avs, difendeva in lacrime il diritto all'eleganza e vestiva i panni (grigi) del perseguitato dall'opinione pubblica solo perché non bianco.

Ma di recente c'è un altro caso che può essere messo a paragone con Chiara Ferragni. È quello dell'attivista palestinese Salma Shawa, che prima di lei ha sdoganato il "grey look" finto dimesso per informare sulla situazione drammatica della striscia di Gaza. Il video dalla Palestina è arrivato circa 5 giorni prima di quello dell'influencer italiana, che potrebbe aver preso spunto per la sua clip dove, come spiega Chicchio, "Non era completamente struccata, ma era truccata con toni completamente diversi rispetto ai suoi soliti toni. È andata ad utilizzare toni piuttosto freddi per riuscire ad avvantaggiarsi nel messaggio che voleva mandare".

Ma questo era sotto gli occhi di tutti, così come il commento finale dell'armocromista: "A me è sembrata piuttosto una pantomima, non mi è sembrata molto reale questa scena".

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