
“Sto bene!”. Francis Ford Coppola ha rassicurato i suoi cari e i suoi fan dopo il ricovero a Roma, al Policlinico di Tor Vergata. Il celebre regista, autore di gemme come “Il Padrino” e “Apocalypse Now”, avrebbe dovuto affrontare una semplice ablazione cardiaca programmata da tempo, ma prima di entrare in sala operatoria è stato ricoverato con una diagnosi di fibrillazione atriale. Come riportato da Repubblica, l’aritmia è stata rilevata al momento dell’arrivo nel nosocomio, spingendo i sanitari a un monitoraggio scrupoloso prima di procedere con l’operazione.
"Da Dada (come mi chiamano i miei figli) sta bene, sto approfittando della mia permanenza a Roma per aggiornare, dopo 30 anni, la mia procedura contro la fibrillazione atriale con il suo inventore, un grande medico italiano: il Dott. Andrea Natale! Sto bene!", le parole del regista 86enne sul suo profilo Instagram. Centinaia i commenti di amici e conoscenti, a partire dall’attrice Sharon Stone: “Ti amiamo dolcezza”.
Come confermato dallo stesso Coppola, l’operazione è stata eseguita da Andrea Natale, pioniere nel campo dell’elettrofisiologia. L’Anmco (Associazione nazionale medici cardiologici ospedalieri) spiega che la fibrillazione atriale è l’aritmia più frequentemente incontrata nella pratica clinica, con una prevalenza che aumenta progressivamente con l’età, fino a raggiungere più del 9 per cento in pazienti ultraottantenni.
Coppola ha trascorso buona parte dell’estate in Italia: a metà luglio è stato l’ospite d’onore del Magna Grecia Festival di Soverato.
A Roma, invece, era previsto solo un blitz per l’operazione programmata da tempo, basti pensare che domenica il cineasta ha presentato la sua ultima fatica, “Megalopolis” a Portland. Dal Policlinico capitolino massima riservatezza sull’intervento, che avrebbe comportato una degenza di pochi giorni, ma il problema al cuore ha fatto sì che la notizia diventasse di dominio pubblico.