Insulti a Bruno Vespa nell'ascensore della Rai: "Infame". Avviata un'inchiesta

La scritta è comparsa in uno degli ascensori della sede Rai di Roma. L'Ad Giampaolo Rossi ha preso le difese del conduttore

Insulti a Bruno Vespa nell'ascensore della Rai: "Infame". Avviata un'inchiesta
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Bruno Vespa oggetto di insulti alla vigilia della puntata di Porta a porta in cui ospiterà il premier Giorgia Meloni. Stando a quanto riferito, una scritta intimidatoria è stata rivenuta all'interno di un ascensore della sede Rai di Via Teulad, a Roma. L'autore del messaggio, ha lasciato scritto: "Vespa infame".

Un gesto vergognoso, che arriva, fra l'altro, dopo le polemiche rivolte al conduttore, finito al centro della bufera per aver sbottato contro Tony La Piccirella, uno degli attivisti a bordo della Flotilla. Pare probabile che l'insulto sia legato alla stessa vicenda.

Ovviamente l'episodio è stato subito denunciato, e Giampaolo Rossi, Direttore Generale Corporate della Rai, ha preso immediatamente le difese del giornalista. "La Rai esprime ferma condanna per la scritta offensiva e infame. Si tratta di un episodio grave che rappresenta una forma di intimidazione e di intolleranza inaccettabile. Simili comportamenti non appartengono alla cultura del dialogo e del rispetto che devono caratterizzare ogni luogo di lavoro, tanto più una sede del Servizio Pubblico radiotelevisivo", è quanto dichiarato da Rossi, come riportato da AdnKronos. "La Rai ribadisce il proprio impegno a difesa del pluralismo, del confronto civile tra opinioni diverse e della libertà di espressione, principi fondanti della sua missione. Ogni forma di linguaggio d’odio o minaccia personale è incompatibile con questi valori''.

Il fatto è stato debitamente denunciato e sul caso stanno indagando le forze dell'ordine. Chiaramente il sospetto è che l'autore (o gli autori) del messaggio si trovino proprio in Rai.

In tanti stanno esprimendo solidarietà nei confronti di Vespa. Una ferma condanna è arrivata da Unirai.

Il sindacato dei giornalisti ha definito l'episodio come un "gesto intollerabile e vile". Ferma condanna anche da parte del presidente facente funzioni della Rai Antonio Marano.

Non è mancato il sostegno di Maurizio Gasparri e di Maurizio Lupi.

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