Ivano Esposito: "Con la danza dico no alla violenza sulle donne"

Il ballerino e coreografo napoletano combatte la violenza sulle donne con la danza. Premiato in Spagna per una coreografia di denuncia, trasforma l’arte in strumento di consapevolezza sociale

Ivano Esposito: "Con la danza dico no alla violenza sulle donne"
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Dalla periferia nord di Napoli a un premio internazionale in Spagna. La storia di Ivano Esposito, ballerino, coreografo e insegnante cresciuto a Secondigliano, è un esempio concreto di come la danza possa farsi voce, denuncia e impegno civile. Con una coreografia intensa e drammatica, dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, Esposito ha conquistato il plauso del pubblico e della critica, trasformando il palcoscenico in un grido silenzioso ma potente.

«Non possiamo restare in silenzio: il corpo può parlare per chi non ce la fa», spiega Esposito. «Un corpo che danza può diventare un manifesto. La danza è molto più che arte: è riscatto, è coscienza, è vita». Un messaggio forte, nato da un’esperienza traumatica vissuta in prima persona: «A Napoli ho assistito a una scena che mi ha segnato profondamente. Un uomo ha cacciato una donna dall’auto, umiliandola davanti a tutti. Sono intervenuto con una mia amica, ma quello sguardo, quella paura, mi sono rimasti dentro. Da lì è nato il bisogno di trasformare quella rabbia in qualcosa di utile».

La risposta è arrivata attraverso la coreografia che gli è valsa il riconoscimento in terra iberica, ma che soprattutto ha acceso un riflettore su una piaga ancora drammaticamente attuale. Esposito è convinto che l’arte, se guidata da un intento educativo, possa fare la differenza. Non a caso la sua scuola, la Ivano Esposito Art Dance, oggi rappresenta un punto di riferimento per tanti giovani del capoluogo campano. Qui, oltre alla tecnica, si insegna il rispetto, l’ascolto, l’inclusione. «Non voglio solo formare ballerini. Voglio educare persone consapevoli, capaci di credere in sé stesse e affrontare il mondo a testa alta».

Cresciuto con il jazz ma oggi specializzato nei balli caraibici, in particolare salsa e bachata, Esposito ha mantenuto un legame profondo con la musica come linguaggio emotivo e universale. «Il bello della danza è che puoi cambiare stile, ma se ci metti l’anima, il messaggio arriva comunque», racconta. Il suo sogno? Partecipare a Ballando con le Stelle: «Non per esibirmi, ma per portare il mio messaggio a un pubblico più ampio. La danza non è solo intrattenimento. È cultura, identità, coscienza».

In un’epoca in cui la cronaca continua

a riportare episodi di femminicidio e violenza di genere, figure come Ivano Esposito ricordano che anche l’arte può diventare strumento di cambiamento. E che un passo di danza, se mosso da verità, può davvero fare rumore.


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