Personaggi

"A lui devo tutto". Il commosso ricordo di Gerry Scotti per Costanzo

Dai primi consigli agli esordi della sua carriera fino alla consacrazione di essere diventato il re del quiz: ecco il percorso che ha legato Maurizio Costanzo e Gerry Scotti

"A lui devo tutto". Il commosso ricordo di Gerry Scotti per Costanzo

Tra i tanti ricordi di chi l'ha conosciuto e ha lavorato con Maurizio Costanzo c'è stato anche quello significativo e toccante di Gerry Scotti. Il popolare e stimatissimo volto della tv ha raccontato di essere diventato il conduttore che è riuscendo a instaurare un solido rapporto con il pubblico proprio grazie a Costanzo. "Maurizio Costanzo mi ha insegnato tante cose - ha affermato a Repubblica - conosceva la televisione come poche persone al mondo. Gli devo molto, mi diede consigli preziosi. È stato fondamentale".

La curiosità nella vita

Per fare bene il proprio mestiere, nella vita come nel lavoro, il primo insegnamento che Costanzo diede a Gerry Scotti fu quello di non accontentarsi mai e mettere la curiosità al primo posto: dal giornalismo agli artisti, era sempre un vulcano di idee. "È vero che era goloso di pasticcini ma anche di tutto il resto, era goloso di vita, e coltivava la curiosità: voleva sapere tutto quello che succedeva intorno a lui". Il loro incontro avvenne a Mediaset ma prima ancora Gerry Scotti lo ammirava già guardandolo in tv come il resto degli italiani: il conduttore era solito anche ascoltarlo alla radio e seguire tutte le puntate dello storico "Maurizio Costanzo show".

Il "ruolo" del mediano nella tv

Il calcio, tra i due, divenne una metafora importante sul lavoro: "Tutti si vergognano del ruolo di mediano, ma in una squadra è un ruolo fondamentale e tu devi essere il nostro mediano", gli disse Costanzo, consigliandogli di dedicarsi al preserale per molto tempo, almeno fino a quando gli italiani non avrebbero associato il volto di Gerry Scotti a quella determinata fascia oraria. Grazie anche a quel consiglio, il popolare conduttore si è saputo far amare da milioni di persone. "Devo a lui la mia collocazione. E negli anni ho capito quanto è stato importante per costruire il rapporto col pubblico", ha sottolineato a Repubblica. Affabile e alla mano, Maurizio Costanzo "incuteva timore, aveva il suo carattere" ma diceva sempre le cose in faccia e aveva le idee chiare.

Nel corso degli anni sono state molto numerose le ospitate a "Buona domenica" e al "Maurizio Costanzo show": un aneddoto che in pochi conoscono era il regalo che spesso Costanzo faceva a Scotti, una piccola tartaruga portafortuna. Il copione non era mai scritto, si andava a braccio. "'Che devo dirti Gerry, quando c’è un argomento che ti interessa, intervieni'. Era formidabile, con tutti quegli ospiti". Uno dei ricordi più commoventi e intensi che li ha visti interagire a stretto contatto senza la presenza di altri ospiti è stato durante una puntata del "Cubo" per un'intervista che Scotti ricorda come "una delle esperienze più belle, un incontro intimo. Dentro quello studio, quadrato come una scatola, circondato dalle foto, ho provato un’emozione fortissima. Avevo già 60 anni e mi sono reso conto di essere diventato qualcuno con quell’intervista. È stato come se mi avesse dato un diploma. Gli sono riconoscente".

Infine, in una puntata speciale, Maurizio Costanzo ha voluto omaggiare tre grandi volti della tv, due di Mediaset e uno della Rai: Gerry Scotti, Paolo Bonolis e Carlo Conti. Ideò quella puntata per ricordare "i tre tenori - Raimondo Vianello, Mike Bongiorno e Corrado. Carlo, Paolo e io eravamo i tre tenorini e quasi ci sentivamo imbarazzati. Ci fece un omaggio meraviglioso ", ha dichiarato. E poi, l'onore di dire il celebre "Sipario" quando Costanzo, per una puntata dedicata a Mike Bongiorno, gli disse di essere diventato lui il re del quiz e che lo stesso Mike lo considerava il suo erede. "Quindi apri tu.

E ho avuto l’onore di dire: 'Sipario'".

Commenti