Addio a Pippo Baudo, tutti i messaggi di cordoglio. Meloni: "Grazie di tutto"

Il conduttore si è spento a 89 anni, dopo una vita spesa davanti alle telecamere, lasciando un ricordo felice a molti telespettatori

Addio a Pippo Baudo, tutti i messaggi di cordoglio. Meloni: "Grazie di tutto"
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A 89 anni si è spento Pippo Baudo, re della televisione italiana. Viene spesso considerato il più grande conduttore italiano, padre del moderno festival di Sanremo. Celebre la sua frase "l'ho inventato io", riferendosi a moltissimi personaggi dello spettacolo che hanno fatto carriera crescendo sotto la sua ala protettrice. "Ci lascia a 89 anni Pippo Baudo uno dei più grandi protagonisti della storia della televisione italiana. Il suo volto e la sua voce hanno accompagnato intere generazioni, regalando emozioni, sorrisi e momenti indimenticabili. Grazie di tutto", sono le parole del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "Buon viaggio caro Pippo, amico di tante belle serate per noi un po'... avanti con gli anni", ha scritto Matteo Salvini salutando il conduttore con un post social. Un messaggio di cordoglio è stato inviato anche da Antonio Tajani, che dai social ha sottolineato come Baudo è "entrato nelle case di tutti gli italiani, ha raccontato attraverso lo schermo la società italiana dagli anni '60 al nuovo millennio. Un italiano ammirato e conosciuto in tutto il mondo per il suo lavoro. Condoglianze alla famiglia e a tutti i suoi cari".

"La notizia della scomparsa di Pippo Baudo mi rattrista profondamente. Ci lascia un grande protagonista della televisione italiana. Rivolgo ai familiari le mie condoglianze e la mia vicinanza", ha dichiarato il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha scritto un messaggio "in memoria di un amico che ha dato lustro, nel mondo dello spettacolo, all'Italia e alla nostra Sicilia". Il ministro del Turismo Daniela Santanchè sui social ha scritto: "Fine delle trasmissioni. Con Pippo Baudo scompare l'ultimo dei magnifici 4 della Rai. Chissà che programmi lassù con gli altri 3, (Tortora, Corrado e Mike Bongiorno). Riposa in pace". Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha voluto sottolineare che "con la scomparsa di Pippo Baudo l’Italia perde uno dei volti più amati e riconoscibili della propria storia televisiva. Con lui scompare la personificazione più autorevole e popolare di un pezzo fondamentale dell’autobiografia artistica italiana. Uomo di spettacolo e di grande sensibilità culturale, capace di unire generazioni attraverso il linguaggio dell’intrattenimento, Baudo, attraverso la tv, ha avuto la capacità di raccontare il Paese nelle sue trasformazioni. A nome mio personale e del Ministero della Cultura esprimo cordoglio e vicinanza ai familiari".

Matteo Renzi ha scritto che con la morte di Baudo "ci lascia un pezzo di storia popolare italiana". Eugenio Giani, appresa la notizia della morte del conduttore televisivo, ha sottolineato che "ha fatto la storia della nostra televisione e della nostra cultura popolare. Con lui se ne va un pezzo d'Italia". Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca scrive: "Con la scomparsa di Pippo Baudo se ne va un pezzo di storia della nostra televisione e della nostra cultura popolare. È stato il volto e la voce di generazioni di italiani, capace di raccontare e accompagnare il Paese con eleganza, professionalità e passione. Il Lazio, e Roma in particolare, gli devono molto: qui ha vissuto gran parte della sua straordinaria carriera e qui ha costruito un legame indelebile con il pubblico. A nome della Regione e mio personale, esprimo vicinanza e cordoglio alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che oggi piangono un protagonista indimenticabile del nostro tempo". Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha sottolineato che la morte di Baudo "segna la fine di un'epoca della televisione italiana. Con il suo talento, la sua eleganza e la sua professionalità ha saputo conquistare intere generazioni di spettatori, diventando un punto di riferimento assoluto dello spettacolo e della cultura popolare. La Sicilia perde un suo figlio illustre, che non ha mai dimenticato le sue radici e ha portato con orgoglio il nome della nostra isola in tutta Italia. A nome personale e dell'intero governo regionale, esprimo il più profondo cordoglio alla famiglia e a quanti gli hanno voluto bene".

Sara Funaro, sindaco di Firenze, ha dichiarato che "la morte di Pippo Baudo lascia un vuoto nel mondo dello spettacolo italiano. Un artista che ha accompagnato intere generazioni con eleganza, professionalità e delicatezza. Alla sua famiglia e a tutti i suoi cari un abbraccio affettuoso da parte mia e dalla città di Firenze". Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana, ha salutato il conduttore, "un'istituzione della televisione, che con eleganza e professionalità ha saputo raccontare il nostro Paese per decenni. Per molti italiani Pippo Baudo era 'uno di famiglià. Entrava nelle case con garbo, sempre riconoscibile, sarà impossibile immaginare la TV senza di lui. Un compagno di viaggio che ha attraversato generazioni intere. Con lui se ne va un pezzo della storia collettiva del Paese".

L'Amministratore Delegato Giampaolo Rossi, il Direttore Generale Roberto Sergio e il Cda danno voce al dolore e al cordoglio di tutta l'azienda per la scomparsa di Pippo Baudo: "Con Pippo Baudo se ne va un pezzo di 'cuore' della Tv, se ne va una parte fondamentale della Rai. Eppure, lui è la sua figura resteranno impressi nel patrimonio culturale dell'Italia. In questo momento di lutto, ci accompagna un grande senso di riconoscenza perché con grande leggerezza, intelligenza e impareggiabile carisma e passione ha reso la tv un fenomeno 'culturalè nobilitando il termine 'nazionalpopolare' e traducendolo in un linguaggio immediatamente comprensibile da chiunque, senza mai cedere alla tentazione della volgarità". È stato, aggiungono, "un 'inventore' di televisione, uno scopritore di talenti, l'uomo del Festival di Sanremo che ha condotto e 'pensato' più di chiunque altro, senza dimenticare la 'sua' Domenica In e tanti altri programmi da lui firmati che restano nel patrimonio di tutti e che hanno accompagnato la storia stessa della nostra nazione". Da oggi, concludono i vertici, "la Rai è un po' più povera ma ciò che ci hai lasciato resta un'immensa ricchezza".

Anche il mondo dello spettacolo offre ovviamente il suo tributo Pippo Baudo. "Un maestro per chiunque faccia questo lavoro, padre della tv italiana… Ha formato generazioni di artisti… Ho iniziato a lavorare con lui nel 1980… Domenica In… Mancherà a molti… Ciao Pippo", ha scritto Barbara d'Urso, che ha iniziato la sua carriera in Rai come conduttrice proprio al fianco del conduttore. "Se stato il mio maestro non ti dimenticherò mai! Buon viaggio Pippo", ha scritto Simona Ventura, anche lei nata artisticamente sotto l'ala di Baudo. "Non riesco, l’ho saputo, non stava bene, ma non pensavo che la cosa potesse precipitare. Da un po’ di tempo mi dicevano che non stava bene, se ne parlava da tanto tempo. Non ci ho creduto come tante altre volte. Ho chiamato Renzo Arbore, ha fatto parte della nostra vita. Anni e anni della vita mia e di Renzo, un pezzo di vita nostra, un legame di amicizia fortissimo. Io gli devo moltissimo. Mi ha sempre voluto bene", ha dichiarato Mara Venier a LaPresse, prima di intervenire telefonicamente al Tg1. "Ciao Pippo, con te si spegne la tv, la tv che hai inventato, che hai fatto con amore e genio, quella tv dove hai creato cantanti e comici. Ti sono grato prima come spettatore e poi immeritatamente come collega. Ciao Maestro", sono le parole di Carlo Conti. "Un grande, un gigante, un vero numero uno. Tutti gli dobbiamo qualcosa, come telespettatori e come addetti ai lavori. Gli volevo bene e me ne voleva: sono onorato di questo sentimento. In particolare, in un momento di indecisione nei lontani anni '80, una sua telefonata mi spinse a divenire ciò che sono divenuto: potere della sua voce! Grazie Pippo, l'Italia ti vuole bene ", è il ricordo di Gerry Scotti.

Laura Pausini, una delle cantanti scoperte durante uno dei suoi festival di Sanremo, esprime tutto il suo sconcerto nel suo messaggio: "Non posso credere che sto scrivendo questo messaggio. Ci sono uomini che in questa vita e in questa terra hanno lasciato un segno indelebile per il loro talento e la loro genialità. Uno di loro è diventato 32 anni fa l'uomo che mi ha cambiato la vita, scegliendomi a soli 18 anni tra le nuove voci di Sanremo 93 e da quel momento non mi ha mai lasciata, mai. È diventato un mio famigliare. Il lutto che vivo stasera è inspiegabile e profondo. Pippo grazie. Te lo dico da tua pupilla, da tua amica e da tua fan. È stato un onore e un privilegio conoscerti e salutarti in questo nuovo viaggio della tua vita verso la luce mi fa sentire piccola ma vicina alla tua anima. Riposa in Pace. Per fortuna sono riuscita a dirtelo tante volte: Ti voglio tanto bene". E in un altro messaggio ha scritto: "Ciao al mio secondo papà". Katia Ricciarelli, ex moglie di Baudo, è sconvolta quando parla con Rainews24: "Sono sconvolta, per me è molto importante questa cosa, non sono più una bambina, quando ho perso mia mamma mi sono sentita sola, ora con la morte di lui mi sembra proprio… Basta…". Ha poi aggiunto che in molti "avrebbero dovuto rispettarlo di più, non aveva attorno a lui le persone giuste, è stato attorniato da persone che volevano tenerlo all'oscuro di tante cose, adesso che è morto invece..." Baudo "è stato il più grande di tutti.

Negli ultimi anni non siamo stati in contatto, ma non è importante, quando ci siamo rivisti all'Arena di Verona ci siamo abbracciati e non c'era bisogno di parlare, era come se ci fossimo incontrati il giorno prima".

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