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"Ma quale boom di prenotazioni". I dati che smentiscono l'hotel dove è andata la Ferragni

Il Codacons solleva dubbi sul cosiddetto "effetto Ferragni" che avrebbe fatto impennare le prenotazioni nell'hotel in cui l'influencer ha soggiornato in Val D'Aosta. Dall'associazione anche la richiesta di documentazioni attestanti il pagamento

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Il weekend di Chiara Ferragni in Valle D'Aosta è avvolto dal mistero. L'influencer, che non sembra più azzeccarne una e che vede la parola "the end" sul suo impero social sempre più vicina, si è concessa qualche giorno di relax in un hotel di lusso sulle alpi, rigorosamente "no adv", come ci ha tenuto a specificare nelle storie pubblicate. Versione sostenuta anche dalla proprietaria della struttura, che ha confermato il completo saldo della vacanza da parte di Ferragni.

Ma c'è un giallo, perché inizialmente i titolari dell'hotel avevano dichiarato al Gambero Rosso di essere stati costretti a rimuovere il post con Ferragni pubblicato nel loro sito a causa dei troppi commenti negativi, che stavano mandando in malora un lavoro di posizionamento lungo anni. Poi, d'improvviso, la virata: dalla Valle D'Aosta ci hanno tenuto a far sapere che le menzioni dell'influencer hanno portato più follower di quanti non ne avessero raccolti in anni di lavoro e, soprattutto, insieme ai follower sono piovute le richieste di prenotazione: "Non riusciamo più a starci dietro".

Ma questa successione di dichiarazioni e di fatti non convince il Codacons, associazione dei consumatori che ha fatto partire, con le sue 107 denunce, l'indagine sul caso Balocco da cui tutto è nato. "Abbiamo provato ad acquistare un soggiorno presso l’Hotellerie de Mascognaz scoprendo che, nonostante la struttura disponga solo di 28 unità abitative, stanze e chalet nelle prossime settimane sono ancora libere e perfettamente prenotabili", spiegano in una nota.

L'associazione sottolinea come, usando i normalissimi siti di prenotazione alberghiera, quelli che chiunque consulta prima di una vacanza, "è emerso ad esempio che per un soggiorno delle date 5-6 febbraio 2024 sono disponibili diverse soluzioni (camera classica, camera superior, Junior suite, Suite, Suite presidenziale). Stessa cosa se si vuole soggiornare il 7-8 febbraio. Camere disponibili anche il 9-10 febbraio, e l’intero periodo che va dal 12 al 16 febbraio".

La ricerca è stata condotta dal Codacons il giorno 1 febbraio e sono emerse, spiegano dall'associazione, disponibilità anche per il periodo dal 9 al 22 marzo. "Lo stesso sito dell’hotel, nella pagina dedicata alle prenotazioni, conferma la possibilità di acquistare soggiorni nelle prossime settimane. Non solo non ci sarebbe stato nessun boom delle prenotazioni a seguito della pubblicità alla struttura fatta dall’influencer, ma l’unico 'effetto Ferragni' finora accertato sembra essere la valanga di critiche e commenti negativi", proseguono dall'associazione dei consumatori.

Ma i dubbi del Codacons non si fermano a questo, perché nella nota rilasciata alla stampa, fanno sapere di aver presentato una "istanza d’accesso all’Hotellerie de Mascognaz, affinché fornisca i documenti circa il pagamento del soggiorno da parte della Ferragni, per capire la natura dei rapporti tra l’influencer e l’hotel e quale tariffa sia stata applicata all’imprenditrice digitale per i servizi fruiti".

Lo stesso albergo, nei giorni precedenti, ha dichiarato di essere pronto a mostrare la fattura regolarmente saldata dall'imprenditrice digitale per il suo soggiorno.

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