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Il Re Mida al contrario, il contrappasso di Chiara Ferragni

Dopo le inchieste e il Pandoro-gate può succedere che l’imperatrice delle sponsorizzazioni, la dea della reputation, faccia un post sui social e rischi di far chiudere per insulti la pagina Instagram di una prestigiosissima struttura alberghiera di lusso a Champoluc in Valle d’Aosta

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Il Re Mida al contrario. L’influencer alla rovescia. Il contrappasso di Chiara Ferragni. Difficile definire altrimenti quello che è accaduto all’ex stella del web a Champoluc, Valle d’Aosta. Dopo le inchieste e il Pandoro-gate, infatti, può succedere anche che l’imperatrice delle sponsorizzazioni, la dea della reputation, faccia un post sui social e rischi di far chiudere per insulti la pagina Instagram di una prestigiosissima struttura alberghiera di lusso. Chiedere all’Hotellerie de Mascognaz.

La storia la racconta a Gambero Rosso una manager dell’hotel, che però preferisce rimanere anonima. «Ci ha telefonato la direttrice di un altro albergo di Courmayeur per chiederci se poteva farci piacere che “la Chiara” passasse un weekend da noi. E le abbiamo certamente sì, perché no? Così è arrivata da noi», spiega la dirigente dell’albergo. Che poi racconta di aver chiesto all’influencer di poter menzionare nelle storie Instagram l’Hotellerie de Mascognaz di Champoluc. Ferragni condivide e tagga l’elegante struttura valdostana, composta da undici chalets di lusso immersi in un villaggio incontaminato. E così l’altra metà dei Ferragnez pubblica una serie di foto e stories direttamente dall’albergo, citandolo nei contenuti diffusi sui social. Passa qualche ora e capita un quarantotto.

Racconta la manager: «Certo, abbiamo chiesto di poter condividere, ma nella notte è successo il finimondo: ci hanno riempito di messaggi e insulti e abbiamo dovuto rimuovere il tutto». Ecco alcuni commenti, che non sono sfuggiti al giornalista ed esperto di influencer marketing Karim De Martino, che ha conservato gli screenshot degli improperi rivolti all’Hotellerie de Mascognaz. «Che vergogna, proprio una truffatrice dovevate invitare!». E uno. Poi un altro: «Com’è stato ospitare una truffatrice? Una che ha speculato sulle malattie dei bambini?». Un altro ancora: «Per favore dissociatevi dalla Ferragni, la vostra struttura è veramente stupenda, ma lei vi rovina l’immagine!». I commenti sono un’onda di indignazione che monta, costringendo i responsabili della struttura a cancellare tutto. Incredibile. Soprattutto per Ferragni. Una che ha costruito tutta la sua carriera e la sua fortuna economica sull’immagine. Sulla capacità di farsi pagare dalle aziende per sponsorizzarle. E ora è diventata un’influencer alla rovescia. Chiunque si accosti a lei viene travolto dagli insulti.

Un pericolo sempre incombente. Tanto che la regina delle influencer, dopo le inchieste e le accuse, aveva di molto limitato la possibilità di commentare i suoi post. Filtri su filtri. E infatti le reazioni ai post sui profili della Ferragni sono tutte positive. Non è stato così per l’Hotellerie de Mascognaz. Che, sempre secondo De Martino, potrebbe essere stata la cavia di un esperimento partorito dalla sua celebre ospite. Un test per verificare la reputazione, a un mese dallo scoppio del caso Balocco. Del resto bastavano i numeri. All’11 gennaio, secondo SocialData per AdnKronos, Ferragni aveva perso 210mila followers, con una diminuzione del sentiment positivo di circa 35 punti.

Il test in Valle d’Aosta non è stato superato.

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