
All'anagrafe Nicoletta Consolo Romanoff, classe 1979, Nicoletta Romanoff è figlia del penalista Giuseppe Consolo - morto la scorsa estate dopo un tuffo in mare - e di Natalija Nikolaeva Romanoff. Proprio la linea di sangue da parte di madre la rende discendente diretta dello Zar Nicola I di Russia e, in generale, della dinastia Romanov che tanto affascina l'immaginario collettivo, anche grazie alla figura di Anastasia. Sebbene da giovane volesse fare la veterinaria e si guadagnasse da vivere come modella, a Parigi, oggi Nicoletta Romanoff è un'attrice molto nota nel panorama della settima arte.
Nicoletta Romanoff al cinema
Il debutto sul grande schermo avvenne nel 2003, quando Gabriele Muccino la volle per il suo film Ricordati di me. Sul set del film l'attrice conobbe anche Pietro Taricone, prima grande icona del Grande Fratello e scomparso il 28 giugno del 2010 per un incidente di volo. Proprio con Gabriele Muccino, l'attrice tornerà a lavorare nel 2020 per il film Gli anni più belli. Nel corso della carriera, tuttavia, Nicoletta Romanoff ha avuto l'occasione di lavorare anche con altri grandi del cinema: come Carlo Verdone che l'ha voluta nel 2012 per Posti in piedi in paradiso. Nel 2004 entra a far parte del cast della fiction Un anno a primavera, dove conosce Giorgio Pasotti, con il quale vivrà una splendida storia d'amore, culminata con la nascita della figlia Maria. L'attrice aveva già due figli avuti dal produttore cinematografico Federico Scardamaglia.
La morte del fratello
La vita di Nicoletta Romanoff, però, non è stata scandita solo da bei ricordi d'infanzia e successi lavorativi. Al contrario, l'attrice porta impresso in sé il ricordo di una tragedia che l'ha colpita da vicino e che le ha lasciato una cicatrice che probabilmente non si rimarginerà mai. Il 26 maggio del 1997, infatti, il fratello Enzo Manfredi si tolse la vita e, proprio come ha detto la Romanoff in un'intervista a Il Corriere della Sera, "qualcosa in me si è spezzato per sempre". Di tre anni più grande di lei, Enzo Manfredi era il fratello maggiore con cui Nicoletta Romanoff si sentiva complice, con il quale sapeva litigare ferocemente ma con il quale era sempre pronta a fare pace, attraverso lunghe lettere che i due fratelli facevano scivolare sotto la porta, come un segreto da nascondere gli occhi del mondo. Quando la tragedia l'ha colpita, Nicoletta aveva compiuto diciotto anni da poco, era una giovane donna che si stava affacciando al mondo e che, tuttavia, quel mondo non voleva più viverlo e conoscerlo. La tragedia familiare - dalla quale è uscita anche grazie alla fede - l'ha spinta a sviluppare una forza inaspettata e che era necessaria per mitigare, in qualche modo, il dolore dei genitori. Il suicidio del fratello, tuttavia, rimane un dolore costante, una tragedia che sembra non avere senso.
Con chi è sposata Nicoletta Romanoff?
Poco dopo la fine del suo rapporto con Giorgio Pasotti - con il quale, comunque, è rimasta in buoni rapporti -, Nicoletta Romanoff inizia una relazione con Federico Alverà, un vecchio amico d'infanzia, che lavora come manager e allenatore dell'U.S. Primavera Rugby e che è molto riservato. L'attrice ha infatti ricordato che lei e Federico si conoscevano "da sempre", dal momento che i loro rispettivi nonni abitavano nella stessa palazzina. Dalla loro unione, nel giugno del 2018, nasce la figlia Anna. I due si sono sposati il 24 novembre 2019 con le nozze celebrate a Bolgheri.
Cosa fa oggi Nicoletta Romanoff
Se sul grande schermo è ferma da quasi cinque anni, Nicoletta Romanoff ha continuato a lavorare sia in televisione - l'ultimo impegno è stata la conduzione nel 2023 del programma televisivo Giubileo 2025. Pellegrini di speranza - Nella memoria di Giovanni Paolo II - sia come scrittrice. Lo scorso 6 maggio, infatti, per la casa editrice Rizzoli è uscito il suo libro Come il tralcio alla vite. La sfida di rimanere in cammino con Dio.
Nelle pagine, l'attrice si racconta, riflette sui periodi in cui è stata felice e su quelli che invece l'hanno messa alla prova o che sono quasi riusciti a distruggerla. Il tutto raccontando anche la sua vicinanza a Dio, alla fede e alla religione.